Al Padiglione Italia all’Expo di Dubai, Leonardo ha organizzato l’evento “The flying society”, un momento per condividere la visione dell’azienda sul futuro dell’aviazione, fatta di tecnologia, inclusione e innovazione. Una sfida che richiederà le energie dell’industria, delle istituzioni e delle prossime generazioni
L’Italia, con Leonardo, porta l’innovazione per il volo all’Expo di Dubai. Con l’evento al Padiglione Italia “The flying society” il gruppo italiano ha voluto creare un momento per condividere la visione dell’azienda sul futuro dell’aviazione e per ribadire il protagonismo internazionale dell’Italia nel settore. “Leonardo e l’Italia hanno fatto parte della storia del volo sin dal suo inizio, con l’obiettivo, nei decenni, di mantenere il vantaggio tecnologico acquisito e riconosciuto”, ha detto il direttore generale di Leonardo, Valerio Cioffi, intervenendo all’evento. “Credo – ha proseguito – che i tre temi chiave di questo Expo, opportunità, sostenibilità e mobilità, racchiudano perfettamente le promesse e le sfide dell’aviazione che vogliamo approfondire”. Ad accompagnare sul palco il direttore generale di Leonardo, anche Sheikha Mozah bint Marwan Al Maktoum, il primo membro della famiglia reale a prendere il brevetto da pilota commerciale e la prima donna a essere nominata tenente pilota della polizia di Dubai, il generale Luigi Casali, capo di Stato maggiore del Comando scuole dell’Aeronautica militare, Roberto Garavaglia, vicepresidente senior Strategy and innovation in Leonardo per il settore elicotteristico e Nicoletta Iacobacci, Global technologies and etichs advisor.
La nuova società del volo
Al Padiglione Italia, dunque, Leonardo presenta il suo modello di aviazione del futuro, raccontando la nuova “società del volo”, fatta di nuovi orizzonti che si aprono anche nelle nostre città con la rivoluzione della mobilità urbana, e i profondi cambiamenti nella società e nel modo di vivere l’aviazione da parte delle persone. Come spiegato ancora da Cioffi “Abbiamo l’ambizione di rimanere leader anche in questa nuova era dell’aviazione e stiamo investendo per rispettare questo impegno”. Fattore cruciale per questa nuova era sarà la digitalizzazione dei sistemi di produzione e dei servizi per il volo, garantendo la gestione e il monitoraggio efficiente di interazione complesse tra persone e sistemi. “Nel campo dell’aviazione le tecnologie non sono cambiate molto nel corso degli anni e i key player del settore sono rimasti generalmente invariati”, ha detto ancora Cioffi, sottolineando però come: “la digitalizzazione ha consentito di spingere questa base tecnologica verso il futuro”.
L’innovazione secondo Leonardo
Del resto, i cambiamenti che stanno interessando il campo dell’aviazione sono frutto anche delle attività di innovazione e ricerca condotte dalla stessa Leonardo. Sempre oggi, infatti, la società ha lanciato il suo nuovo acceleratore di start up, la Business innovation factory (Bif), realizzato in partnership con LVenture Group, che punta a sostenere circa dieci aziende innovative all’anno per i prossimi tre anni nel loro processo di sviluppo di soluzioni innovative per il settore aerospazio e Difesa. Alle aziende che parteciperanno alla Bif verrà assicurato un sostegno a 360 gradi nei progetti che riguardano in particolare la “servitization”, lo sviluppo di soluzioni e piattaforme per la raccolta dati e l’uso dei dati, e i sistemi autonomi per l’integrazione e il potenziamento dei sistemi di mobilità, navigazione e pianificazione già esistenti.
Il contributo delle donne
Ma la società del volo immaginata da Leonardo sarà anche più inclusiva, nella quale il valore e il contributo delle donne verrà riconosciuto nella sua pienezza. “Avevo solo dodici anni quando ho provato l’ebrezza del volo: è stato un incontro casuale e un amore a prima vista”, ha raccontato Sheikha Al Maktoum, “spero davvero che il mio percorso possa essere di ispirazione e incoraggiamento a tutte le giovani donne che stanno cercando la loro strada”. Per lei “è tempo di raccontare anche le storie delle donne che hanno contribuito all’aviazione, affinché la prossima generazione possa sognare di raggiungere gli stessi risultati, lasciandosi ispirare dalla loro eredità”. Dello stesso avviso anche Nicoletta Iacobacci: “Il futuro è femminile, e le donne dovrebbero avere un ruolo da co-protagoniste nella creazione di un futuro sostenibile”, invitando inoltre le prossime generazioni di donne ad abbracciare le materie Stem: “Perché oggi – ha detto ancora Iacobacci – non è solo un’opportunità di studio e carriera, è un dovere”.
Nuova formazione per nuove competenze
L’evoluzione dei ruoli e delle competenze, con ecosistemi sempre più tecnologici, renderà necessario ripensare anche la formazione dei futuri piloti, che dovranno possedere nuove competenze e una nuova visione del volo, che sia sostenibile, sicuro e intelligente. Per il generale Casali: “Una delle sfide che dovremo affrontare nei prossimi decenni è la capacità di adattare i processi di selezione e addestramento per rimanere al passo con il progresso dell’ecosistema tecnologico “. Per Casali, sarà necessario creare un sistema modulare e flessibile, capace di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie e ai cambiamenti sociali di una popolazione giovane che possa soddisfare i requisiti addestrativi di domani. “Un’analisi profonda – ha continuato il generale italiano – di ciò che saranno il ruolo, le capacità e la filiera addestrativa della generazione futura deve diventare una priorità per poter reclutare, addestrare e consegnare alle nostre forze aeree i futuri aviatori”.