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Dis-guido. Quel pranzo fra Di Maio e Belloni

Pranzo della concordia in centro a Roma tra Luigi Di Maio ed Elisabetta Belloni. Nessuna frizione dopo le trattative per il Quirinale, anzi: “Di Maio è leale”, dice l’ambasciatrice. Sfida del ministro a Giuseppe Conte, che promette rappresaglie, “dovrà rispondere di fatti gravi”

Resa dei conti o armistizio? Luigi Di Maio rompe il silenzio a tre giorni dalla rielezione di Sergio Mattarella. Una foto postata su Facebook dal ministro degli Esteri lo immortala insieme ad Elisabetta Belloni, ambasciatrice alla guida del Dis che venerdì scorso sembrava vicina a una candidatura per il Quirinale. “Una professionista straordinaria, con immenso attaccamento alle istituzioni”.

Così la definisce Di Maio, che si dice legato alla Belloni da “una profonda stima e una grande amicizia” e riporta le parole della diplomatica ai vertici dell’intelligence italiana: “Con il ministro Di Maio c’è un’amicizia sempre più solida, è sempre leale”.

Il pranzo, di cui ha dato notizia Il Foglio, è andato in scena da “Luciano Cucina Italiana”, ristorante nel centro di Roma. Un incontro per chiarirsi e spazzare via le polemiche che hanno circondato suo malgrado la candidatura dell’ambasciatrice, stoppata da Forza Italia, Italia Viva e un asse trasversale a Pd e centristi.

Un nome, quello della Belloni, che ha infervorato il dibattito politico fra chi, come Matteo Renzi, si è opposto alla candidatura del vertice dei Servizi segreti al Colle e chi, come Giuseppe Conte, dice di essersi battuto per l’elezione della prima donna al Quirinale e ora ha aperto la resa dei conti nel Movimento Cinque Stelle.

A partire da Di Maio, a detta dell’ex premier colpevole di aver virato sul Mattarella bis. “Dovrà rendere conto di diverse condotte, molto gravi, ai nostri iscritti e alla nostra comunità”, ha tuonato martedì in un’intervista al Fatto Quotidiano. “Con Beppe (Grillo, ndr) ho parlato io e abbiamo convenuto che la direttrice del Dis sarebbe stata un’ottima figura per la Presidenza della Repubblica”, ha aggiunto.

Nella serata di venerdì, prima che Di Maio intervenisse con un post contro chi aveva “bruciato” la candidatura della Belloni, il fondatore Grillo aveva lanciato il suo endorsement su Twitter: “Benvenuta Signora Italia, ti aspettavamo da tempo. #ElisabettaBelloni”.

Tre giorni dopo, Di Maio torna sul caso e mette i puntini sulle i. Con la Belloni – che per due anni ha lavorato con lui alla Farnesina come Segretario generale – nessuna frizione, anzi.


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