Incoraggiare un dialogo costruttivo con Mosca. È questo l’auspicio dell’incontro tra Lorenzo Guerini e l’omologo lettone a Riga. Il ministro della Difesa ha potuto inoltre incontrare i militari italiani impiegati in quella parte del Baltico e ha assistito alla fase finale dell’esercitazione Nato
Dopo l’incontro avvenuto lo scorso giugno, ieri il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha incontrato nuovamente il suo omologo lettone Artis Pabriks e i militari del contingente italiano a Riga. In occasione della visita istituzionale il ministro ha anche potuto assistere alle fasi conclusive dell’esercitazione Nato “Ajax strike”.
La questione russa
Oggetto del confronto il dossier ucraino e le tensioni con Mosca. La posizione di Guerini ha ricordato la volontà italiana di puntare a una de-escalation e alla mediazione, per “insistere e incoraggiare in ogni sede le possibilità di dialogo costruttivo con Mosca, lavorando per non alimentare la tensione”. L’auspicio è che questo approccio venga condiviso dagli alleati per “dimostrare la nostra coesione come Alleanza Atlantica, per mandare messaggi univoci e coerenti”, ha commentato il ministro. Specificando inoltre, in vista dell’importante incontro della ministeriale Nato della prossima settimana, che “eventuali scelte di ulteriori adattamenti di postura vengano – come sempre – prese insieme agli alleati” rimarcando così la natura partecipativa dell’Alleanza, nonché la coesione e la solidarietà tra i Paesi membri.
Il ruolo dell’Italia
Il titolare di Palazzo Baracchini ha sottolineato il ruolo e l’impegno profuso dal nostro Paese all’interno del Patto Atlantico, al quale Roma continua a contribuire in modo significativo nelle diverse iniziative, dall’Air policing, che solo lo scorso anno ha svolto quasi una missione al giorno, agli Standing naval forces groups, ovvero le forze navali di reazione immediata. Il nostro Paese infatti “continuerà a operare nell’intera area di responsabilità dell’Alleanza Atlantica, dall’Islanda al Mediterraneo orientale e al Mar Nero”, ha detto Guerini.
L’esercitazione
Nel corso della giornata il ministro, accompagnato dall’Ambasciatore italiano in Lettonia, Stefano Taliani, ha anche fatto visita alla base militare di Camp Adazi, assistendo alle ultime fasi dell’esercitazione “Ajax Strike”. Un’attività quanto mai significativa per rassicurare i Paesi di confine in questo momento di incertezza che attraversa le frontiere orientali dell’Ue. L’esercitazione aveva lo scopo sia di testare sia di confermare il livello delle capacità operative, cercando di implementare sempre più l’interoperabilità e la prontezza dei reparti alleati.
Militari italiani in Lettonia
Non è mancata una visita ai 238 militari italiani che fanno parte del contingente nazionale del Task group “Baltic” (presente nel territorio dal 2016) schierati in Lettonia per l’operazione Baltic guardian. Tra loro il 2° reggimento Alpini, insieme ad alcuni militari del reggimento Nizza cavalleria, del 17° reggimento contraerea sforzesca e il 2° reggimento trasmissioni. “È anche attraverso il vostro lavoro – ha detto – che l’Italia può affermare il ruolo di alleato serio e affidabile, di membro protagonista e responsabile della comunità internazionale”.
Una missione per rafforzare la presenza della Nato
La Task force “Baltic” rientra nel quadro della più ampia iniziativa della Nato a guida canadese, la enhanced Forward Presence. Una misura difensiva in linea con la proiezione internazionale dell’Alleanza e con la sua missione di sicurezza collettiva e difesa dell’integrità territoriale contro ogni minaccia o aggressione. In questo modo l’Alleanza, di fronte a una specifica richiesta della Polonia e dei Paesi baltici, aveva infatti rafforzato la propria presenza sul fianco est dello spazio euro-atlantico, contemplando lo schieramento di quattro Battlegroups multinazionali.
(Foto: ministero della Difesa)