Dopo il 2017 la paura dell’Isis è progressivamente svanita dai media, complice una perdita di capacità e l’avvento di altri temi considerati primari. Ma lo Stato islamico è veramente stato sconfitto? Cercherà di rispondere alla domanda la tavola rotonda online organizzata dalla Fondazione Icsa insieme a Formiche, martedì 15 febbraio alle ore 16.00
Dalla liberazione della città irachena di Mosul nell’estate del 2017 in poi la milizia dello Stato islamico ha perso tutti i territori che controllava in Medio Oriente, oltre che la capacità di condurre azioni organizzate in Occidente. Di conseguenza il tema sulla pericolosità di Isis, sulla sua persistenza nel teatro mediterraneo e sulle sue capacità operative è progressivamente svanito dai media lasciando sempre più spazio ad altri temi ritenuti più impellenti e importanti. Ma Isis è stato veramente sconfitto? Davvero ciò che resta non rappresenta più una minaccia di cui preoccuparsi?
Queste sono le domande che hanno animato la presente ricerca elaborata dall’Osservatorio per la sicurezza del Mediterraneo (OisMed) della Fondazione Icsa, che mira a fare il punto sulla situazione attuale di ciò che resta a livello di rischio sul medio-lungo termine della milizia islamica che solo pochi anni fa ha dominato lo scenario mediterraneo.
Per tentare di rispondere a qualcuno di questi interrogativi, la Fondazione Icsa, insieme a Formiche, organizza la tavola rotonda online “Rischi e minacce dello Stato Islamico”, martedì 15 febbraio alle ore 16.00.
Ospiti del live talk il presidente della Fondazione ICSA, Leonardo Tricarico, il vice presidente della Fondazione, Carlo De Stefano, il direttore di OisMed, Andrea Beccaro, il consigliere scientifico ICSA, Giancarlo Capaldo e gli analisti della Fondazione ICSA Elettra Santori e Filippo Tiburtini. Concluderà i lavori Diego Parente, direttore centrale della Polizia di prevenzione del Ministero dell’Interno.