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La mossa Swift spinge Mosca ai colloqui. Ma Kiev non si fida

I leader occidentali concordano un pacchetto di nuove sanzioni per l’invasione dell’Ucraina. Mosca manda una delegazione in Bielorussia ma Zelensky ribatte: “Negoziati solo in città da cui non vengono lanciati missili contro di noi”

“Un certo numero di banche” russe escluse dal sistema internazionale Swift, congelati gli attivi della Banca centrale, bloccati gli asset degli oligarchi russi sui mercati europei, statunitensi e canadesi. “Queste misure incideranno sulla capacità di [Vladimir] Putin di finanziare la sua guerra e avranno un effetto sulla sua economia”, ha dichiarato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, presentando il pacchetto di nuove misure contro la Russia in coordinamento con il presidente statunitense Joe Biden, quello francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi e i primi ministri Boris Johnson del Regno Unito e Justin Trudeau del Canada. “Quello che vorrebbe fare è distruggere l’Ucraina ma quello che sta facendo è distruggere il futuro del suo Paese”, ha aggiunto la presidente. Il pacchetto prevede anche la nascita di una task force transatlantica per assicurare “l’effettiva attuazione delle nostre sanzioni finanziarie, identificando e congelando i beni degli individui e delle società sanzionate” e il rafforzamento del nostro coordinamento alleato “contro la disinformazione e altre forme di guerra ibrida”.

RUSSI A GOMEL PER I NEGOZIATI

Nelle ore successive l’annuncio dei leader occidentali, Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato alla stampa russa che Mosca “è già pronta per i colloqui a Homel’”, la seconda città della Bielorussia. Ora “aspetta gli ucraini”, ha aggiunto. A guidare la delegazione russa c’è Vladimir Medinsky, ex ministro della Cultura, cresciuto in Ucraina poi diventato uno dei principali artefici della revisione nazionalista della storia di Putin.

IL NO DI KIEV

La risposta ucraina è un secco no. Il presidente Volodymyr Zelensky ha spiegato di voler la pace ma di non poter negoziare in Bielorussia, che la Russia sta utilizzando per attaccare il suo Paese. “Varsavia, Istanbul, Baku – abbiamo offerto alla Russia di tenere colloqui in queste città, o in qualsiasi altra città da cui non vengono lanciati missili contro l’Ucraina”, ha detto. Il suo consigliere Mykhailo Podolyak ha criticato duramente Mosca: ”Perché la Russia ha presentato un ultimatum per i colloqui mentre intensificava il fuoco sul territorio ucraino?”. Infatti, il governo russo ha ribadito che i colloquio non metteranno fine alle ostilità, una dichiarazione quantomeno coerente con quella che Mosca definisce “operazione speciale” di smilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina. “Ovviamente questa è solo propaganda”, ha aggiunto Podolyak. “Questo è il comportamento russo che sta spingendo il mondo a tagliare completamente fuori la Russia dai mercati globali”.



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