La Casa Bianca propone 26 miliardi di dollari da destinare alla Nasa nel 2023, aumentando dell’8% la previsione di budget rispetto al 2022. L’Agenzia proseguirà nel segno della continuità con le missioni in programma, destinando fondi all’esplorazione, alle scienze della Terra e alla tecnologia spaziale
Più risorse per lo Spazio, che diventa sempre più strategico per la sicurezza nazionale e l’economia. La proposta di bilancio avanzata dall’amministrazione Biden per il 2023 prevede quasi 26 miliardi di dollari da destinare alla Nasa. L’Agenzia spaziale americana vedrebbe aumentare il suo budget di circa 2 miliardi di dollari rispetto al 2022, pari all’8%. “È un segnale di sostegno delle nostre missioni e di una nuova era di esplorazione e scoperta”, ha commentato l’amministratore della Nasa, Bill Nelson in un discorso tenuto al Kennedy space center. Il finanziamento mira a sostenere le iniziative in corso portate avanti dall’Agenzia, dall’esplorazione lunare di Artemis alle missioni scientifiche, fino alle tecnologie spaziali. Tuttavia, i documenti di bilancio della Nasa rilasciati poco dopo l’annuncio della Casa Bianca, rivelano che l’agenzia prosegue nel segno della continuità con gli anni precedenti.
Debris, osservazione della Terra e Artemis
Grazie al nuovo budget l’Agenzia dovrebbe destinare più di 2,4 miliardi di dollari alle scienze della Terra, prevedendo un aumento di quasi 350 milioni di dollari rispetto al 2022. Gran parte dell’incremento andrebbe a sostenere il lavoro sull’Earth system observatory, una serie di missioni che mirano a fornire informazioni chiave in relazione ai cambiamenti climatici, alla mitigazione dei rischi naturali, alla lotta agli incendi boschivi e al miglioramento dei processi agricoli in tempo reale. La proposta di bilancio fornirebbe inoltre circa 1,44 miliardi di dollari per la tecnologia spaziale, in aumento di oltre 300 milioni rispetto al 2022. L’ufficio di gestione e bilancio della Casa Bianca ha inoltre menzionato specificamente di destinare più di 30 milioni di dollari alla ricerca sui detriti orbitali, a cui si aggiungono anche 1,49 miliardi di dollari (in aumento di 290 milioni rispetto al 2022) forniti al programma Human landing system della Nasa, l’ultimo mezzo di trasporto che porterà gli astronauti sulla superficie lunare per il programma Artemis.
Finanziamenti per le missioni
Nella scienza planetaria, il Mars sample return della Nasa otterrebbe 822,2 milioni di dollari, rispetto ai 653 milioni del 2022. La proposta di budget conferma così i piani per dividere il Sample retrieval lander in due lander separati e ritardare di conseguenza il loro lancio dal 2026 al 2028. Inoltre, è stato confermato l’aumento della spesa per la missione interplanetaria Europa clipper (il satellite di Giove), costituita da un orbiter e pianificata per il lancio a fine 2024. Il costo di tale missione infatti è aumentato di 703 milioni di dollari, portando il totale a circa 5 miliardi, sia per adattarsi agli impatti della pandemia sia per venire incontro ai costi maggiori previsti per le fasi future dell’operazione (Fase E).
Cambi di rotta
Cambi di rotta per altre missioni. La Nasa ha infatti dichiarato di non avere più intenzione di fornire finanziamenti per la missione International Mars ice mapper, un orbiter di Marte che l’Agenzia doveva sviluppare in collaborazione con diverse altre nazioni, tra cui Canada, Italia e Giappone. “A causa della necessità di finanziare priorità più alte, tra cui la copertura della crescita dei costi prevista per la missione Mars sample return, termina il sostegno finanziario della Nasa al Mars ice mapper”, si legge nel documento di bilancio. Vista la crescita dei costi di altri programmi, la Nasa ha deciso inoltre di ritardare di due anni, al 2028, lo sviluppo della missione Near Earth object surveyor, un telescopio spaziale per cercare oggetti vicini alla Terra che potrebbero rappresentare una minaccia di impatto per il nostro Pianeta. In ultimo, l’Agenzia spaziale americana ha proposto anche di terminare l’osservatorio aereo Sofia (l’Osservatorio stratosferico per l’astronomia infrarossa) entro il 2023. Sofia è la seconda missione operativa più costosa in astrofisica, ma la sua produttività scientifica non è commisurata ad altre grandi missioni.
Spazio commerciale e Iss
La proposta di budget riguarda anche la frontiera della privatizzazione, e la commercializzazione dell’orbita bassa, includendo 224 milioni di dollari per lo sviluppo di stazioni spaziali commerciali che succederanno alla Stazione spaziale internazionale (Iss). L’azienda Axiom Space sta infatti costruendo un modulo commerciale per l’Iss che servirà come precursore per una stazione spaziale autonoma. “Il bilancio forte della Nasa manda un messaggio ai nostri clienti e investitori sulle intenzioni dell’agenzia e la fiducia nella nostra visione, e sostiene ulteriormente la leadership competitiva degli Stati Uniti nel settore commerciale”, ha detto il presidente e amministratore delegato di Axiom, Michael Suffredini.