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Anche il Canada sceglie l’F-35. Il dietrofront di Trudeau

Ottawa sceglie gli F-35 per sostituire i CF-18 Hornet della Royal Canadian Air Force. A convincere il governo di Trudeau a optare per il caccia di quinta generazione è il livello di integrazione operativa che si creerebbe con i Paesi alleati dotati del Lightning II

Il Canada ha deciso che per le sue esigenze di Difesa il caccia F-35 è la soluzione migliore. Ad annunciarlo le ministre per i Servizi pubblici e il procurement, Filomena Tassi, e della Difesa, Anita Anand. Il governo canadese ha pianificato l’acquisizione di 88 jet, un contratto dal valore di 19 miliardi di dollari canadesi (circa 15 dollari Usa) che potrebbe arrivare prima della fine dell’anno. Il piano è sostituire la vecchia flotta di CF-18 con i caccia di quinta generazione a partire dal 2025. La decisione di Ottawa rappresenta una vera svolta per il Paese nordamericano, dal momento che il governo del primo ministro, Justin Trudeau, si era insediato nel 2015 promettendo di cancellare il previsto acquisto del velivolo della Lockheed Martin.

La scelta di Ottawa

L’F-35 era stato selezionato per la Royal Canadian Air Force (Rcaf) dal precedente gabinetto guidato dai conservatori di Stephen Harper. La vittoria del partito liberale di Trudeau aveva segnato lo stallo del progetto, con l’impegno del nuovo primo ministro di rinunciare all’acquisizione dei velivoli. Ora, tuttavia, lo stesso esecutivo ha fatto marcia indietro. Non sono mancate critiche alla scelta, soprattutto dopo che la decisione di non aderire al programma Jsf aveva costretto Ottawa ad affrontare i costi aggiuntivi di aggiornamento dei CF-18.

Interoperabilità alleata

Con ogni probabilità, a spingere per il “dietrofront” è intervenuta la guerra in Ucraina, che sta portando tutti i Paesi dell’Alleanza Atlantica a rivedere le proprie esigenze di Difesa. Secondo lo stesso ministro Anand: “Il Canada sta affrontando la più grande minaccia alla sicurezza da generazioni, dobbiamo assicurarci che le Forze armate abbiano l’equipaggiamento necessario per garantire la sicurezza del nostro Paese sulla terra, in mare e in aria”. In particolare, a favorire la scelta sarebbe stato l’elevato livello di interoperabilità che si svilupperà con gli alleati americani ed europei e la sinergia all’interno della Nato.

I negoziati con Lockheed Martin

Nonostante l’annuncio, tuttavia, la stipula vera e propria deve ancora avvenire, e il governo canadese ha ribadito che qualora le negoziazioni con la Lockheed Martin non dovessero andare per il meglio, su questioni come i prezzi, le garanzie di consegna e gli accordi di riduzione del rischio, allora il Canada potrebbe anche rivolgersi ad altri fornitori, a partire dalla seconda classificata nelle analisi del governo di Ottawa, Saab.

Gli F-35 europei

L’adesione del Canada segna un ulteriore successo per il programma Joint strike fighter. Con le partecipazioni di Germania, Finlandia e Svizzera al programma, l’F-35 si sta attestando come il miglior caccia a livello di vendite, in particolare in Europa. La scelta di Ottawa, tra l’altro, sembra seguire quella di Berlino. Anche in Germania, infatti, l’F-35 era stato in un primo momento accantonato nella gara per gli aerei della Luftwaffe. A convincere i tedeschi a scegliere i velivoli di quinta generazione è stata la loro capacità di assolvere alle esigenze della politica Nato del “nuclear sharing”. Una necessità di deterrenza che l’invasione russa ha drammaticamente ricordato essere ancora necessaria e attuale.



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