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Per il settore energetico si è aperta la stagione contrattuale

Oggi in Confindustria l’incontro tra la parte sindacale e quella datoriale per l’inizio del negoziato contrattuale del settore elettrico. Da rinnovare i Ccnl  dei settori Gas-Acqua ed Energia-Petrolio. Si tratta di realtà dove vige un sistema di relazioni industriali improntato sul metodo partecipativo. Le intese recenti in Terna ed Enel

Il conflitto russo-ucraino ha messo in evidenza il problema della dipendenza energetica dalle principali fonti di approvvigionamento dall’estero, a partire dal gas. Ma è bene ricordare che proprio nel settore energetico stanno per iniziare i negoziati relativi ai rinnovi contrattuali di migliaia di lavoratori.

Iniziato il negoziato per il rinnovo del Ccnl elettrico

Oggi nella sede di Confindustria è stata la volta del Ccnl riguardante il settore elettrico. Le delegazioni sindacali di Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil hanno incontrato quelle datoriali Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera, Gse, Enel, Sogin, Terna, per il rinnovo del contratto nazionale del settore succitato, scaduto lo scorso 31dicembre, che interessa circa 53 mila lavoratori. La richiesta economica complessiva avanzata dai sindacati alle controparti è di 195 euro nel triennio. Tra gli elementi presenti nel documento rivendicativo si evidenzia la richiesta di riduzione di orario di lavoro a vantaggio della formazione e l’iscrizione per tutti i lavoratori alla previdenza complementare integrativa pensionistica. Per quanto riguarda il tema della partecipazione, si chiede un avanzamento delle relazioni industriali soprattutto per la realizzazione di una giusta transizione energetica. Un altro punto di valore presente nella piattaforma è la richiesta di rafforzamento delle politiche e degli strumenti per la sicurezza, anche per le aziende in appalto, a partire da un attento monitoraggio sui carichi di lavoro e al miglioramento di strumenti che ne limitano la gravosità come quello della banca ore.

Per le giovani generazioni è presente la richiesta di maggiori diritti su: apprendistato, malattia, ferie e previdenza. Inoltre, per promuovere l’effettiva parità di genere si richiedono strumenti per migliorare le misure di salvaguardia per le vittime di violenza di genere. Tra gli elementi di novità la definizione di un nuovo sistema classificatorio in grado di recepire tutti i nuovi mestieri che si affacciano all’interno del mondo elettrico e in grado di apprezzare i forti cambiamenti che hanno coinvolto le attività tradizionali. Sull’attualissimo tema dello “Smart working, si ritiene che il contratto dovrà recepire le migliori discipline che in questi mesi sono state definite in molte aziende del settore, rendendo esigibili temi come il diritto alla disconnessione, il rispetto dell’orario di lavoro, l’inclusione sociale e i diritti sindacali, strumenti a tutela dei lavoratori di un settore fortemente attraversato da questo cambio epocale. Infine, nel documento è presente la richiesta della costituzione di una banca delle ferie solidali di tutto il settore elettrico, da utilizzare anche per la gestione di eventuali criticità. I sindacati hanno auspicato di dare presto un epilogo positivo al negoziato contrattuale, possibilmente prima dell’estate.

Gli altri contratti che devono essere rinnovati

Il 18 marzo sono state presentate le piattaforme per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro del settore dell’energia e del petrolio e del settore gas acqua per gli anni 2022-2024. Per il settore dell’energia, dove sono impiegati oltre 29 mila lavoratori in circa 100 aziende, i sindacati hanno chiesto un aumento salariale di 195 euro sul parametro medio del settore da realizzarsi nel triennio di vigenza contrattuale. Per il settore del gas acqua, dove sono impiegati circa 43 mila lavoratori in oltre 400 aziende, la richiesta economica dei sindacati per il triennio è stata di 185 euro medi.

Due importanti intese in Terna ed in Enel

Nel mese di marzo sono, inoltre stati firmati tra la parte datoriale e quella sindacale due importanti accordi sempre relativi al settore elettrico e precisamente in Terna ed in Enel. L’intesa in Terna, siglata lo scorso 11 marzo, riguarda un nuovo Protocollo di Relazioni Industriali per tutte le società del Gruppo in questione e  definisce un modello di partecipazione innovativo e di alto profilo all’interno del settore elettrico, necessario per accompagnare le grandi sfide presenti e future della transizione energetica, dei processi di digitalizzazione e innovazione tecnologica e degli effetti indotti dalla pandemia da Covid19, anche attraverso la promozione del dialogo sociale e della contrattazione collettiva. In particolare, è previsto l’istituzione di un Comitato di consultazione sulle linee strategiche di Gruppo che si riunirà preventivamente alla definizione del Piano Industriale del Gruppo Terna, prima della presentazione alla comunità finanziaria ed ai soggetti interessati dal piano stesso. Con l’accordo sono state anche istituiti ’Organismo bilaterale Welfare e l’Organismo Bilaterale Pari Opportunità, Diversità e Inclusione. Il 21 marzo scorso, Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil hanno invece sottoscritto con Enel l’accordo “New way of working” che regolamenta, dal prossimo primo aprile, il Lavoro Agile. Rispetto ad altre aziende, il sistema condiviso è altamente innovativo e prevede numerose garanzie e tutele per gli addetti interessati a partire innanzitutto dal principio della piena volontarietà nell’adesione.

Il giusto riconoscimento economico

Nonostante il conflitto in atto tra Russia ed Ucraina e il contesto di “post pandemia” che caratterizza tuttora l’ambito nazionale i sindacati continuano a vantare un ottimo stato di relazioni con le aziende del settore energetico, basato proprio su un sistema partecipativo e condiviso. Ecco perché la tornata dei rinnovi contrattuali, e le varie intese che potranno realizzarsi, puntano a tenere insieme l’impatto sociale, la sostenibilità ambientale ed il giusto riconoscimento economico

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