Presentato da Stoltenberg il report annuale dell’Alleanza Atlantica del 2021, un anno che ha visto l’aumento degli investimenti per la Difesa da parte di tutti i Paesi alleati, con 270 miliardi in più dal 2014. Il segretario generale ha anche apprezzato gli impegni presi dagli Stati alleati che si sono già adoperati per aumentare le spese militari (e l’Italia?)
È l’inizio di una nuova era nella sicurezza globale, dove le potenze autoritarie stanno contestando i principi fondamentali dell’intero ordine internazionale. Di fronte a questa nuova realtà, l’Europa e il Nord America devono continuare a rimanere uniti e lavorare insieme per una Nato più forte. È il messaggio lanciato dal segretario della Nato, Jens Stoltenberg, che ha presentato il report annuale dell’Alleanza Atlantica del 2021. Per il segretario generale, particolarmente positivi i segni di continua crescita degli investimenti per la Difesa da parte dei Paesi alleati, apprezzando in particolare gli annunci dei partner europei di incrementare ulteriormente le spese militari: “È un investimento nel legame tra Europa e Nord America che garantirà la sicurezza di tutti”.
Aumentate le spese per la Difesa
Sul documento, il segretario generale ha sottolineato in particolare come il 2021 sia stato il settimo anno consecutivo di aumento della spesa militare per gli alleati europei e per il Canada. Un aumento del 3,1%, pari a circa 270 miliardi di dollari in più, rispetto al 2014, l’anno del vertice in Galles dove i Paesi della Nato hanno sottoscritto l’impegno a investire di più in difesa. A riguardo, Stoltenberg ha espresso il suo apprezzamento per gli annunci fatti da diversi Stati membri di aumentare significativamente le proprie spese e gli investimenti in capacità all’avanguardia: “Gli alleati hanno convenuto che dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per investire di più, e più rapidamente, nella nostra difesa”.
La fine di Resolute Support
Approfondito dal report anche il ritiro dell’anno scorso dalla missione Resolute Support in Afghanistan. Secondo le stime riportate dal segretario generale, gli alleati sono riusciti a evacuare oltre 120mila persone nel corso di tre settimane, e circa duemila afghani che avevano collaborato a vario titolo con le attività di supporto messe in campo dalla Nato sono già stati reinsediati nei vari Paesi alleati. “Le lezioni che abbiamo imparato dall’Afghanistan – ha commentato Stoltenberg – modelleranno la risposta dell’Alleanza alle crisi in futuro”.
La situazione in Ucraina
Stoltenberg è anche intervenuto sulla guerra in Ucraina, registrando come la Nato avesse ripetutamente avvertito che la Russia era pronta a lanciare una vera e propria invasione contro Kiev: “Ci siamo preparati al peggio ma abbiamo lavorato duramente per il meglio”, ha detto il segretario generale, ricordando gli sforzi fatti per coinvolgere la Russia nel dialogo. “Mosca ha costantemente rifiutato e alla fine ha deciso di tagliare i legami diplomatici”. Secondo il report, infatti, già dallo scorso autunno, la Nato aveva cominciato a prendere provvedimenti per aumentare la prontezza delle forze schierate nella parte orientale dell’Alleanza.
Il supporto a Kiev
Come spiegato dal segretario generale, il sostegno continuo e di lungo termine che la Nato ha dato e continua a dare all’Ucraina ha permesso a Kiev di avere forze armate più grandi, meglio equipaggiate, meglio addestrate e meglio guidate, dimostrando il loro valore nella resistenza contro l’invasione russa. Commentando sulla situazione attuale in campo, Stoltenberg ha riferito sul fatto che la Russia stia ora cercando di raggruppare, rifornire e rafforzare la propria offensiva nella regione del Donbass. “La Russia deve porre fine a questa guerra senza senso, ritirare tutte le sue truppe e impegnarsi in colloqui”.
Il blocco navale russo
A preoccupare in particolare Stoltenberg è il blocco dei porti che Mosca sta attuando contro Kiev. “I porti ucraini sono fondamentali per l’esportazione di cereali e grano nel resto del mondo” ha sottolineato il segretario generale, ricordando come questo sita portando ad una fiammata dei prezzi degli alimenti, mettendo in difficoltà le popolazioni di tutto il mondo. Per questo, per Stoltenberg “è estremamente importante che questo blocco cessi”.
Potenziali allargamenti
Il segretario generale è intervenuto anche sull’ipotesi che la Finlandia entri a far parte dell’Alleanza. “Helsinki è un partner molto stretto della Nato. Se faranno richiesta mi aspetto che saranno i benvenuti e che troveremo un modo rapido per concordare il protocollo di adesione e proseguire”. Tuttavia, Stoltenberg ha tenuto a sottolineare che la scelta dipende esclusivamente dal governo finlandese. “La Nato rispetta il diritto fondamentale di ogni nazione di scegliere il proprio percorso” ha ribadito ancora una volta il segretario generale.
Foto: Nato