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Geopolitica cyber. Chi c’è dietro il progetto Cyclops a Cipro

Oltreoceano puntano a creare un centro di alta formazione contro le vecchie e nuove minacce al Mediterraneo e all’Europa. Ecco di cosa si occuperà il Centro di Cipro per la sicurezza terrestre, marittima e portuale

Nel Mediterraneo orientale, ben prima della guerra in Ucraina, si sta giocando una nuova partita geopolitica: il dossier energetico e gli effetti degli Accordi di Abramo stanno facendo cambiare pelle ai soggetti direttamente o indirettamente coinvolti, per questa ragione il ruolo di Cipro è diventato altamente strategico. Il progetto Cyclops è anche figlio di questi ragionamenti e può portare in prospettiva ad una maggiore ottimizzazione di risorse e di relazioni, prevenendo crisi e attacchi di varia natura.

Cosa è Cyclops

Si tratta di una scuola formazione sulla sicurezza finanziata dagli Stati Uniti per il Mediterraneo orientale, e prende il nome di Centro di Cipro per la sicurezza terrestre, marittima e portuale (CYCLOPS). All’inaugurazione di ieri sull’isola ha preso parte l’alto funzionario del Dipartimento di Stato Victoria Nuland. “Questa struttura all’avanguardia che inauguriamo formalmente è il coronamento della nostra cooperazione in materia di sicurezza”, ha detto il ministro degli Esteri cipriota Ioannis Kasoulides. “La nostra aspirazione è che il centro di formazione Cyclops diventi un centro regionale di eccellenza per la formazione specializzata in tutti i campi relativi alla sicurezza”.

Il momento è complesso anche per i riverberi energetici, come dimostrano le parole che Nuland ha pronunciato a Cipro: alla domanda se il gasdotto EastMed sia ora una nuova opzione per gli Stati Uniti, ha replicato che si tratta di un progetto non finanziariamente sostenibile oltre che di lunga realizzazione.

Sicurezza europea

Con questo nuovo strumento ci sarà la possibilità concreta di realizzare una rete di formazione a disposizione non solo degli Stati membri dell’Unione europea, ma anche di alcuni Paesi del Medio Oriente che devono essere pronti alle nuove emergenze in materia di controlli doganali e di cyber sicurezza. Cyclops, la cui paternità risale ai tempi di Mike Pompeo Segretario di Stato, consente agli Stati Uniti di fornire assistenza tecnica multifunzionale in un fazzoletto di acque particolarmente strategico. Non solo Cipro è stata membro dell’Ue, ma presenta un’invidiabile posizione geografica che la rende terra di prossimità con realtà significative come Israele, Giordania, Egitto e Libano. È inoltre sede di molte società russe.

Laboratorio

A Larnaca, città portuale meridionale dell’isola, dunque, è operativo questo nuovo laboratorio costato 5 milioni di dollari, che consente agli Stati Uniti di limitare i rischi correlati ad azioni di organizzazioni terroristiche. Nel core di Cyclops anche la sicurezza dei porti, diventata centrale anche dopo l’attacco dell’agosto 2020 al porto libanese di Beirut, che ha distrutto tra le altre cose i silos per conservare il grano.

La struttura, con 100 persone coinvolte, include una serie di diverse piattaforme di formazione pratica, tra cui un finto valico di frontiera terrestre, un’area di screening dei passeggeri e un laboratorio di formazione mobile sulla sicurezza informatica. In questo modo sarà possibile divulgare le best practies per proteggere le infrastrutture critiche.

Attacco all’Ucraina

Una curiosità che coinvolge Cipro: poche ore prima dell’invasione russa dell’Ucraina i siti web del governo di Kiev sono stati attaccati da un nuovo malware chiamato “HermeticWiper“. Gli investigatori sono risaliti al progetto che, ideato per cancellare i dispositivi Windows infetti, fa riferimento a un certificato digitale rilasciato a una società con sede a Cipro chiamata Hermetica Digital.

 

@FDepalo

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