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Graziano e Folgiero alla guida di Fincantieri. Termina l’era Bono

Arrivano da Cassa depositi e prestiti le nuove nomine per i vertici di Fincantieri, la società leader mondiale nel campo della cantieristica navale. Il generale Claudio Graziano è il nuovo presidente, mentre Pierroberto Folgiero sarà l’amministratore delegato. Termina così l’era Bono dopo vent’anni alla guida del gruppo

A Fincantieri dopo venti anni termina l’era Giuseppe Bono. Cassa depositi e prestiti, azionista di maggioranza della società, leader europeo per il settore navale, ha reso noti i nomi dei nuovi vertici del gruppo triestino. Il generale Claudio Graziano sarà il nuovo presidente, e Pierroberto Folgiero il nuovo amministratore delegato. Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo e il primo per diversificazione e innovazione.

Con un fatturato di 5,8 miliardi di euro, conta diciotto cantieri navali operativi in quattro continenti, otto solo in Italia, impiegando quasi 20mila dipendenti, di cui circa diecimila in Italia, con un indotto di 50mila addetti solo a livello nazionale. Inoltre la società, dopo il periodo negativo segnato dalla pandemia di Covid-19, è tornata a vedere i ricavi in crescita del 28,3% rispetto ai 5.191 milioni nel 2020, con ricavi e proventi pari 6.662 milioni di euro. Il risultato netto adjusted è pari a 92 milioni e l’utile netto segna 22 mln, dopo il rosso di 245 milioni nel 2020. La produzione è a livelli record con 16,4 mln di ore lavorate. Il carico di lavoro è pari a 35,5 miliardi di euro con 19 navi consegnate.

Chi è Claudio Graziano

La nomina del generale Graziano assicura alla guida della società un esperto del settore. Classe 1953, di Torino, il generale attualmente presiede il Comitato militare dell’Unione europea, l’organo che fornisce la consulenza militare all’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune. Prima dell’incarico, assunto nel 2018, Graziano è stato dal 2014 Capo di stato maggiore della Difesa, e dal 2011 capo di Stato maggiore dell’Esercito italiano. Ufficiale degli alpini, durante la sua carriera il generale ha ricoperto diversi incarichi presso la sua Forza armata e gli organi della Difesa. È stato capo di gabinetto del ministro nel 2011, comandante della missione delle Nazioni Unite Unifil in Libano e caporeparto operazioni del Comando operativo di vertice interforze. Tra il 2005 e il 2006 ha comandato anche la brigata multinazionale “Kabul” in Afghanistan. Succede a Giampiero Massolo, ambasciatore e già alla guida del Dis che ha ricoperto l’incarico dal 2016.

Chi è Pierroberto Folgiero

Nato nel 1972 a Roma, Pierroberto Folgiero attualmente è amministratore delegato e direttore generale del gruppo Maire Tecnimont, società italiana attiva nel settore ingegneristico, tecnologico ed energetico specializzato in impianti per gli idrocarburi, e delle sue principali controllate Tecnimont e KT. Nell’aprile 2019 è stato nominato anche ad di NextChem, società controllata del gruppo che opera nel campo della chimica verde e della transizione energetica. Inoltre è presidente del Supervisory board di Stamicarbon, centro di eccellenza di Maire Tecnimont. È anche membro dell’Advisory board dell’università Luiss di Roma (sua Alma mater), dove insegna Management of circular economy. Ha guidato la ristrutturazione di Tirrenia come CFO dal 2008 al 2010.

La guida di Bono

È dal 2002 che Giuseppe Bono è alla guida della società. Sotto la sua direzione, Fincantieri ha assunto una posizione di leadership mondiale nella progettazione e costruzione di navi da crociera, oltre a essere un punto di riferimento in tutti i settori della cantieristica navale, dalle unità militari agli yacht. Il gruppo è sbarcato anche in Borsa, nel 2014, l’unico produttore cantieristico occidentale in grado di confrontarsi con i giganti asiatici.

Nel 2008, per contrastare gli effetti della crisi globale, Bono ha dato l’impulso a un piano di trasformazione, espansione e riposizionamento del gruppo su scala globale, puntando su una strategia di diversificazione del business e sull’internazionalizzazione: nel 2009 la società acquisisce il gruppo americano Marinette, fornitore di riferimento della Marina militare e della Guardia costiera degli Stati Uniti, e nel 2013 Stx Osv, oggi Vard, leader nella costruzione di mezzi di supporto alle attività di estrazione e produzione di petrolio. Dal 2015 al 2019 si è assistito sia alla crescita diversificata, con Cruise, joint venture tra Fincantieri e il più grande costruttore navale cinese, la China state shipbuilding corporation.

La proiezione internazionale

L’azienda è cresciuta notevolmente sui mercati globali, raggiungendo nel 2020, nonostante la pandemia, una quota di mercato superiore al 40% nel cruise. Inoltre, è diventato primo contractor della Us Navy per costruire la flotta di fregate FFG-62 e per lo sviluppo del progetto Large unmanned surface vessel (Lusv) per navi in grado di operare senza equipaggio. Importante anche l’accordo sottoscritto tra Italia e Francia a Lione nel settembre del 2017, teso a rafforzare la cooperazione navale in campo sia civile che militare. Tale intesa ha portato alla costituzione di una alleanza tra Fincantieri e Naval Group, che trova anche le proprie fondamenta nella partecipazione di Naval Group alla compagine azionaria di Chantiers de l’Atlantique, a Saint-Nazaire, specializzato nella costruzione di grandi navi da crociera e navi militari di superficie.

Nel 2018, tra l’altro, Fincantieri ha firmato un accordo che le attribuiva il controllo della società, sospeso d’intesa dai governi italiano e francese nel gennaio del 2021 a causa della pandemia. Nel frattempo, nel 2017, è diventata operativa Naviris, la joint venture paritaria (50/50) costituita da Fincantieri e Naval Group, concentrata su progetti bilaterali e di export, con l’obiettivo di creare un campione europeo della cantieristica. Insieme, i due gruppi stanno già collaborando sul programma European patrol corvette (Epc), a oggi la più importante iniziativa navale nell’ambito del progetto europeo Permanent structured cooperation (Pesco).

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