L’invasione dell’Ucraina ha cambiato il mondo. Il conflitto ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa, mandando in frantumi l’illusione che potesse essere solo un retaggio del passato. La minaccia agitata da Putin di ricorrere all’ordigno nucleare, inoltre, ha fatto riaffiorare gli incubi atomici della Guerra fredda. Ma c’è stata anche la reazione dei Paesi occidentali. La Nato ne è uscita più forte e compatta che mai, e gli Stati del Vecchio continente hanno accelerato il processo di aumento delle proprie spese militari fino alla soglia del 2% del Pil decisa al vertice dell’Alleanza Atlantica del Galles nel 2014. Anche l’Unione europea ha fatto i conti con la minaccia di Mosca, acquistando per la prima volta nella sua storia materiale d’armamento da inviare a Kiev e intraprendendo con maggiore decisione la strada verso la costruzione di una Difesa comune.
Di tutto questo si parlerà lunedì 20 aprile alle ore 17 in Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani all’evento “Dopo l’invasione russa, mai più nulla sarà come prima”. Insieme a Pier Ferdinando Casini, Fabrizio Cicchitto, presidente di Riformismo e libertà, e Andrea Manciulli, presidente di EuropaAtlantica, promotori dell’iniziativa, interverranno il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Stella Gelmini, il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), Adolfo Urso, Enrico Borghi, membro della Commissione Difesa della Camera e del Copasir, Marco Minniti, presidente di MedOr, e Umberto Ranieri. Modereranno il dibattito, il direttore delle riviste Formiche e Airpress Flavia Giacobbe e il vice direttore di HuffPost Alessandro De Angelis.