L’Agenzia spaziale europea lancia a Bonn, in Germania, il Living planet symposium, il più grande evento al mondo sull’osservazione della Terra dallo spazio. Cinque giorni nei quali si alterneranno gli interventi di scienziati e tecnici per presentare le ultime scoperte sul nostro Pianeta ricavate dai dati satellitari, anche grazie alle nuove tecnologie disponibili. Focus di questa edizione, sarà il ruolo che lo spazio e l’osservazione dai satelliti possono dare nella costruzione di un futuro più sostenibile per la Terra e di società più resilienti
Al via il Living planet symposium dell’Agenzia spaziale europea (Esa), l’appuntamento triennale dedicato all’osservazione della Terra tra i più importanti del mondo. L’osservazione del nostro pianeta svolge un ruolo-chiave nel far progredire la comprensione umana sul funzionamento della Terra e sull’influenza dei cambiamenti climatici e il simposio si concentrerà proprio su come i dati satellitari possano contribuire alla ricerca scientifica e alla società, anche grazie al ruolo crescente delle tecnologie disruptive e all’accesso nel settore di nuovi attori privati.
Ospitato presso il World conference center di Bonn, in Germania, grazie al supporto del German aerospace center, il simposio riunirà migliaia tra ricercatori, scienziati e rappresentanti delle industrie provenienti da tutto il mondo per confrontarsi, scambiare idee e discutere sullo stato dell’arte della scienza della Terra e le nuove scoperte, e per promuovere i partenariati tra settore pubblico e privato.
Gli obiettivi
Grazie ai dati satellitari si possono raccogliere informazioni fondamentali sulla condizione del nostro pianeta, dal clima all’interazione tra i sistemi terrestri. L’iniziativa sarà l’occasione per esplorare come la digitalizzazione e le tecnologie innovative, dall’intelligenza artificiale al calcolo quantistico, stiano rivoluzionando l’osservazione terrestre, nonché un’opportunità per mostrare le diverse possibilità commerciali che può offrire il comparto industriale. L’evento sarà anche una sede privilegiata in cui discutere e confermare come i servizi di osservazione della Terra possano essere integrati attivamente con le diverse politiche, da quelle locali a quelle nazionali, fino alla dimensione internazionale. Un’occasione per favorire lo sviluppo socio-economico in modo sostenibile: perché la transizione green passa anche dallo spazio.
Il ruolo dell’Italia nell’osservazione della Terra
L’Italia gioca un ruolo di primo piano dell’osservazione della Terra, che grazie ai fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha intenzione di assumere nel settore “una leadership europea”, come sottolineato di recente dal ministro per l’Innovazione tecnologica con delega allo spazio, Vittorio Colao. Nel solo settore dell’osservazione terrestre, infatti, il Pnrr investe oltre un miliardo di euro. Secondo il ministro, infatti, quello dell’osservazione della Terra “è uno dei settori più promettenti, anche per l’innovazione commerciale applicata”, ha proseguito il ministro, che ha anche citato la possibilità di “nuove aggregazioni” con la realtà dei privati.
(Foto: Esa)