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La Cia sta provando a reclutare russi sul dark web

Nella storia ci sono eventi spartiacque che rappresentano un’occasione d’oro per lo spionaggio. Il conflitto in Ucraina può essere uno di questi. L’Agenzia lo sa e pubblica un messaggio in inglese e russo rivolto a chi è stufo della guerra di Putin e vuole aiutare gli Stati Uniti con informazioni dall’interno del Paese

Sei un cittadino russo? Non sopporti la guerra di Vladimir Putin? Ecco come contattarci in tutta sicurezza.

Suona più o meno così il messaggio che la Cia ha diffuso oggi sui social media dando istruzioni in inglese e in russo ai cittadini russi che vogliono condividere informazioni con il governo statunitense dall’intero del loro Paese. E possono farlo in tutta sicurezza tramite la darknet Tor, su cui l’Agenzia è presente da ormai tre anni. “La nostra missione globale richiede che gli individui possano contattarci in modo sicuro da qualsiasi luogo”, ha detto la Cia in una dichiarazione.

Ниже следуют инструкции для безопасного установления виртуального контакта с Центральным Разведывательным Управлением…

Pubblicato da Central Intelligence Agency (CIA) su Lunedì 2 maggio 2022

Un funzionario della Cia ha spiegato, a condizione di anonimato, all’Associated Press che “ci sono russi preoccupati che stanno disperatamente cercando di raggiungere la Cia”. Ma non ha specificato quante persone abbiamo cercato di farlo dall’inizio della guerra, ormai oltre due mesi fa.“Non è sicuro avvicinare gli americani fisicamente o virtualmente” in Russia, ha detto. “Per quelle persone che vogliono impegnarsi con noi in modo sicuro, questo è il modo per farlo”.

Secondo Mark Kelton, già capo del controspionaggio dell’Agenzia, quest’ultima sta cercando di rassicurare i suoi contatti, non soltanto quelli potenziali. “Quando le persone decidono di mettersi in contatto, sono molto ben consapevoli di ciò che stanno facendo e quali sono i rischi”, ha detto all’Associate Press. “Il problema qui è rassicurarli che dall’altra parte ci siano persone impegnate a proteggerli”.

“Una crisi è sempre un buon momento per lo spionaggio”, ha detto ancora Kelton. “Le persone nelle autocrazie spesso si accontentano di andare avanti finché non si trovano di fronte alla necessità morale e politica di fare una scelta. Storicamente, questa è stata una buona occasione per le persone di tendere la mano agli Stati Uniti”. Come raccontato nelle scorse settimane da Dan Lomas, docente di intelligence e studi sulla sicurezza alla Brunel University di Londra, a Formiche.net, ci sono eventi epocali che rappresentano opportunità di reclutamento. Eventi come la rivoluzione ungherese del 1956 repressa nel sangue dalla truppe sovietiche o la Primavera di Praga del 1968 hanno spinto “funzionari del Blocco orientale a disertare per l’Occidente o a spiare, proprio come l’ideologia del comunismo aveva portato le persone a spiare per la Russia negli anni Trenta e Quaranta”, spiegava l’esperto. “Dopo il 1945 è accaduto l’esatto contrario. Una volta che la gente si rende conto di come sia realmente il sistema sovietico, va nella direzione opposta”, aggiungeva.

Ora lo stesso potrebbe accadere con la guerra all’Ucraina e le sue conseguenze, dalle migliaia di soldati uccisi alle sanzioni che hanno paralizzato l’economia russa, dagli errori della strategia militare ai crimini di guerra.

Ma questa decisione della Cia ha anche una seconda logica, che è in linea con la strategia dell’intelligence anglosassone nella guerra in Ucraina, che su Formiche.net abbiamo definito “iper-comunicativa”: tentare di seminare il panico al Cremlino per rendere ancor più “paranoico un già isolato erede del Kgb”, come scriveva ormai diverse settimane fa il settimanale Time.


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