Partenariato bilaterale e transatlantico, sostegno all’Ucraina e comuni iniziative per la sicurezza alimentare e la tutela delle catene approvvigionamento globali. I temi della telefonata
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha avuto un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano Antony Blinken. I due hanno parlato della “solidità” del partenariato bilaterale e transatlantico, dello “stretto coordinamento su conflitto e sostegno” all’Ucraina (l’Italia potrebbe annunciare nelle prossime settimane un nuovo pacchetto di armi a Kiev) e delle “comuni iniziative” per la sicurezza alimentare e la tutela delle catene approvvigionamento globali. Lo comunica la Farnesina.
#USA | Colloquio Min @luigidimaio con SdS🇺🇸 @SecBlinken incentrato su:
🔹Solidità partenariato bilaterale e transatlantico
🔹#Ucraina: stretto coordinamento su conflitto e sostegno a 🇺🇦
🔹comuni iniziative per sicurezza alimentare e tutela catene approvvigionamento globali pic.twitter.com/Lf0dWj6fIR— Farnesina 🇮🇹 (@ItalyMFA) May 31, 2022
I due ”hanno discusso della guerra brutale e non provocata della Russia contro l’Ucraina e hanno affermato il loro impegno a sostenere l’Ucraina e gli altri Paesi che soffrono per gli effetti della guerra”, ha comunicato Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato americano, in una nota. Di Maio e Blinken “hanno inoltre sottolineato l’importanza della cooperazione multilaterale per affrontare l’insicurezza alimentare globale”, ha aggiunto.
Due settimane fa Di Maio si era recato a New York intervenendo alla riunione ministeriale “Global Food Security Call to Action” voluta dall’amministrazione Biden e presieduto proprio da Blinken. Dobbiamo evitare una guerra mondiale del pane: la fame “porta instabilità, terrorismo, tentativi di golpe, povertà” e, con essi, nuove ondate migratorie verso l’Europa, aveva avvertito il ministro che a New York ha avuto anche un incontro bilaterale con l’omologo turco Mevlüt Çavuşoğlu.
La situazione del grano sembra potersi sbloccare. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sarà in Turchia l’8 giugno per “discutere di corridoi sicuri” per il trasporto dall’Ucraina. Ad annunciarlo è stata la proprio Turchia. Ieri il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva posto nei suoi colloqui la necessità di crare corridoi sicuri per l’esportazione di prodotti agricoli.