La Commissione europea stanzia un miliardo di euro per il secondo programma di finanziamento del Fondo europeo della Difesa. L’obiettivo è spingere sui programmi comuni di innovazione tecnologica nel campo militare in modo da potenziare le capacità di difesa dell’Unione. Inoltre, Bruxelles investirà da qui al 2027 altri due miliardi per sostenere la ricerca delle Pmi e start up all’avanguardia del settore della difesa “per fare dell’Europa un fulcro dell’innovazione”
Un miliardo di euro per finanziare la Difesa europea. È quanto ha stabilito la Commissione che ha adottato il secondo programma di lavoro annuale del Fondo europeo della Difesa (Edf), per un totale esatto di 924 milioni di euro. Oltre alle risorse stanziate per il Fondo, la Commissione ha anche lanciato un programma europeo per l’innovazione nel settore della Difesa da due miliardi di euro, “per fare dell’Europa un fulcro dell’innovazione nel settore della Difesa”, come ha spiegato il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton. “L’innovazione è al centro della nostra risposta alle attuali minacce in evoluzione”, ha ribadito la vice presidente della Commissione, Margrethe Vestager, aggiungendo che “oggi la Commissione compie un passo importante per stimolare l’innovazione della Difesa, facendo leva sull’esperienza sviluppata per decenni nel settore civile, promuovendo la cooperazione in tutta la nostra Unione”.
Colmare il divario
Attraverso i nuovi finanziamenti, l’obiettivo della Commissione è quello di attivare una serie di investimenti congiunti più efficaci in capacità strategiche e necessarie per la Difesa europea. “Abbiamo deciso di mobilitare un miliardo di euro del bilancio dell’Ue di quest’anno per sviluppare progetti di Difesa comuni nello spazio, nel settore informatico e in varie capacità di alto profilo”, ha spiegato ancora Breton, che ha aggiunto, “nel nostro nuovo contesto di sicurezza, questi investimenti contribuiranno a colmare il divario di Difesa europeo, e ora dobbiamo progredire verso gli appalti congiunti della Difesa”.
La tabella di marcia dell’Edf
Per quest’anno, il piano di lavoro del Fondo europeo per la Difesa prevede di affrontare un totale di 33 “temi” strutturati in otto canali principali che raggruppano tra loro diversi progetti in settori considerati strategici. Si tratta, dunque, di spingere sull’evoluzione delle tecnologie e della capacità militari europee, seguendo quanto indicato dagli Stati membri all’interno della Bussola strategica, lo strumento che racchiude le ambizioni e i programmi dell’Unione per la sicurezza e la Difesa del continente.
La priorità è lo spazio
Tra i settori prioritari individuati dalla Commissione c’è lo spazio, a cui sono stati dedicati 120 milioni di euro di investimenti. L’obiettivo di questi fondi è lo sviluppo di una capacità comune di allerta rapida anti-missilistica, oltre all’evoluzione di capacità basate su diversi tipi di sensori satellitari all’avanguardia per l’osservazione della Terra per scopi di Intelligence, sorveglianza e ricognizione. Inoltre, saranno potenziati i fondi per lo sviluppo di un sistema spaziale in grado di posizionare rapidamente piccoli satelliti in orbite diverse, una soluzione per aumentare la resistenza e resilienza delle infrastrutture extra-atmosferiche.
Una cooperazione navale europea
La seconda priorità indicata da Bruxelles riguarda le capacità di combattimento marittimo. Anche in questo campo saranno investiti 120 milioni di euro per lo sviluppo di una serie di classi di vascelli adatte alle marine militari di piccole e medie dimensioni e lo sviluppo di una capacità di sorveglianza navale cooperativa europea, che dovrà mettere in condizione le forze marittime dei Paesi membri di affrontare le nuove minacce provenienti dal dominio marittimo.
Nuove cyber-difese per l’Unione
Importante anche il comparto cyber e digitale, con 140 milioni di euro stanziati per la ricerca e lo sviluppo nel settore. Per la Commissione, la priorità è quella di migliorare la situational awareness nel dominio cibernetico europeo e le capacità di cyber-difesa dell’Unione. Quasi metà di questi fondi saranno dedicati allo sviluppo di diversi progetti per la “superiorità informativa” per la Difesa, con progetti legati alla creazione di un sistema di comando e controllo europeo proiettabile per i posti di comando delle operazioni speciali.
Investimenti a 360 gradi
In generale, i fondi messi a disposizione all’Edf riguarderanno anche lo sviluppo di tecnologie e capacità specifiche che spaziano in tutti i domini operativi militari, da un aereo tattico di medie dimensioni per il trasporto e la mobilità militare, alle capacità di guerra elettronica, fino a nuovi sistemi per il combattimento delle forze di terra e tecnologie per componenti subacquee per mezzi con o senza equipaggio.
Il sostegno alle imprese
Per quanto riguarda invece il sostegno all’innovazione, la Commissione ha lanciato il programma “EU Defence Innovation Scheme”, che vedrà lo stanziamento totale di due miliardi di euro entro il 2027, attivando un meccanismo di fondi con il quale supportare le piccole e medie imprese ad alto valore tecnologico e le start up innovative. L’obiettivo è sostenere la cooperazione in materia di Difesa in Europa senza sostituirsi agli sforzi degli Stati membri, promuovendo la cooperazione tra imprese di tutte le dimensioni e attori della ricerca.