“Mosca è pronta a contribuire a una soluzione alla crisi alimentare se saranno revocate le sanzioni”, ha detto il leader russo al presidente del Consiglio italiano promettendo fornitura ininterrotta di gas. Palazzo Chigi dice no ai ricatti
Mario Draghi ha chiamato Vladimir Putin. Lo rende noto il Cremlino, citato dalla Tass.
Il colloquio, ha spiegato Palazzo Chigi, si è incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo.
Il leader russo ha detto al presidente del Consiglio italiano che “se saranno revocate le sanzioni”, Mosca “è pronta a contribuire a una soluzione alla crisi alimentare” (che, per inciso, è stata causata proprio da Mosca con l’invasione dell’Ucraina tre mesi fa).
“Ho cercato il presidente Putin: lo scopo era chiedere se si potesse far qualcosa per sbloccare il grano che oggi è nei depositi in Ucraina perché la crisi alimentare che si sta avvicinando, e in alcuni Paesi africani è già presente, avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili”, ha detto Draghi in conferenza stampa spiegando di non aver visto “spiragli di pace”.
Poi ha aggiunto: “Una prima iniziativa che si potrebbe esplorare è se si possa costruire una possibile una cooperazione sullo sblocco dei porti sul mar Nero. Putin ha detto che non è sufficiente a risolvere la crisi alimentare mondiale. Gli ho replicato: ‘Sblocchiamoli altrimenti c’è il rischio che vadano a male’. Può essere un tentativo che non avrà esiti ma c’è stata disponibilità da parte di Putin. Ho terminato dicendo che chiamerò [il presidente ucraino Volodymyr] Zelensky per vedere se c’è volontà di procedere in questa direzione, se c’è disponibilità”.
Secondo il presidente russo “la crisi alimentare è colpa delle sanzioni e se le sanzioni fossero tolte, la Russia potrebbe esportare grano”, ha precisato Draghi. “Ma ovviamente le sanzioni sono lì perché la Russia ha attaccato l’Ucraina”, ha aggiunto lasciando intendere di non voler cedere al ricatto di Putin su una crisi da egli stesso causata, probabilmente pensato anche per spezzare il fronte europeo.
Durante la telefonata, incentrata sull’Ucraina, si è parlato anche di energia. Putin ha promesso fornitura ininterrotta di gas all’Italia. “Ha detto che continuerà a fornire il gas all’Italia. Non ho risposto, non ho discusso non ho fatto nessuna osservazione, ma questa è la situazione attuale con tutti i Paesi a parte quelli attaccati alla Russia come la Finlandia e anche la Bulgaria, a cui per un giorno è stata sospesa la fornitura di gas”.