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Ecco gli Akeron, i missili di nuova generazione di MBDA

Presentata da MBDA la nuova famiglia di missili da combattimento di quinta generazione Akeron, composta da due sistemi, sviluppati tenendo a mente le esigenze operative attuali e future per il combattimento di fanteria e progettati per essere utilizzati da piattaforme terrestri, navali e aeree

Ecco Akeron, la famiglia di missili da combattimento di quinta generazione, un vero e proprio balzo in avanti rispetto ai sistemi d’arma attualmente in servizio di terza e quarta generazione. A presentare i sistemi innovativi, che includono i missili di tipo Mmp “Akeron MP” e Mht “Akeron LP” è stato il gruppo MBDA, i cui investimenti sono andati verso un gruppo di sistemi predisposti ad adattarsi alle esigenze del combattimento tattico collaborativo. I missili della famiglia Akeron sono stati sviluppati tenendo a mente le esigenze operative attuali e future per il combattimento di fanteria, prevedendo il loro uso da piattaforme terrestri, navali e aeree, compresi i veicoli senza pilota.

Nuovi scenari operativi

L’analisi condotta dalla società, infatti, ha riconosciuto come le odierne unità da combattimento operino in una varietà di ambienti complessi, dalle aree urbane a regioni deserte, di giorno o di notte, dove devono confrontarsi con una combinazione e una grande varietà di forze alleate e nemiche. Per rispondere all’ampia gamma di minacce da affrontare, gli operatori devono essere dotati di una capacità versatile e precisa che consenta loro di distruggere obiettivi terrestri fissi o mobili, tra cui carri armati e veicoli da combattimento leggeri o posizioni di combattimento rinforzate o difensive. Il tutto riducendo al minimo il rischio di danni collaterali, garantendo la protezione degli operatori sul campo, che devono poter contare su sistemi semplici e “fire and forget”, che permettono cioè l’ingaggio del bersaglio rimanendo nascosti.

I missili Akeron

I missili della famiglia Akeron sono stati progettati proprio per questo tipo di realtà operative, incorporando le ultimissime tecnologie in termini di imager multibanda ad alta risoluzione, warhead multi-effetto (anti-carro, anti-infrastruttura, anti-uomo), data link e algoritmi di guida multimodali basati su tecniche di intelligenza artificiale. Il tutto garantendo una guida affidabile e precisa a qualsiasi distanza, in tutte le condizioni. Ciascuno presenta specifiche tecniche proprie per adattarsi perfettamente alle missioni delle unità di combattimento e alle piattaforme di utilizzo. I missili includono anche nuovi sistemi per l’aggancio del bersaglio prima (Lobl) o addirittura dopo il lancio (Loal), in modo da agevolarne l’impiego in ogni condizione di tiro.

Gli altri progetti di MBDA

I missili di quinta generazione non sono l’unico sistema innovativo su cui è coinvolto il gruppo europeo. MBDA infatti è coinvolta in entrambi i progetti per il caccia europeo di sesta generazione, il Tempest, a cui hanno aderito Gran Bretagna, Italia e Svezia, e il Fcas franco-tedesco (con la Spagna), per ora ancora alternativi l’uno all’altro. Sempre nell’ambito dei programmi europei, MBDA è anche coinvolta nel progetto Pesco guidato dalla Francia (con a bordo anche l’Italia) del Twister, il sistema di sorveglianza dallo spazio per allerta e intercettazione delle minacce dal cielo, in particolare di quelle più sofisticate, cioè le minacce ipersoniche.

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