Mosca annuncia la decisione parlando di “buona volontà”. Per Kiev è “la liberazione di un territorio strategico”. Infatti, avrebbe potuto essere usato come base per un attacco anfibio contro la città portuale sul Mar Nero
Le forze armate russe hanno annunciato di voler ritirare le truppe dall’Isola dei Serpenti, “per non ostacolare gli sforzi delle Nazioni Unite per liberare le esportazioni alimentari ucraine”. Tuttavia, a Kiev non sarà consentito di usare l’isola come base per le sue esportazioni. Lo riferisce l’agenzia russa Tass. “Il 30 giugno, in segno di buona volontà, le forze armate russe hanno completato i loro compiti sull’Isola dei Serpenti e hanno ritirato una guarnigione di stanza lì”, ha affermato il ministero della Difesa in una nota.
L’esercito ucraino ha salutato “la liberazione di un territorio strategico”. Infatti, secondo diversi analisti avrebbe potuto essere usato come base per un attacco anfibio contro Odessa. Il contrattacco delle forze ucraine per l’isola era cominciato il 20 giugno e le autorità ucraine hanno descritto il ritiro delle forze russe come un grande successo militare. “Ringrazio i difensori della regione di Odessa che hanno fatto tutto il possibile per liberare un territorio strategicamente importante”, ha detto Valeriy Zalouzhniy, comandante in capo delle forze armate ucraine, su Telegram.
L’Isola dei Serpenti ha anche un valore simbolico per la resistenza e l’eroismo dell’esercito ucraino davanti all’invasione russa. Il giorno dell’inizio che le truppe russe passassero il confine, l’incrociatore russo Moskva arrivò davanti all’isola e intimò la resa ai 13 soldati ucraini che stavano difendendo l’Isola dei Serpenti. La risposta di uno di loro alla richiesta di resa fu netta: “Vaffanculo” – frase poi successivamente stampata dalle Poste ucraine su un francobollo celebrativo. L’isola venne conquistata dai russi poco dopo, ma senza la resa dei soldati ucraini. L’incrociatore Moskva, settimane dopo, è stato affondato da due missili antinave ucraini.