Avio Aero riunisce a Farnborough le istituzioni della Difesa per celebrare gli ottimi risultati del motore made in Italy Catalyst, selezionato a marzo da Airbus per equipaggiare il programma del drone europeo. Per Procacci, ad di Avio Aero, un risultato di “elevata rilevanza strategica per il posizionamento del comparto italiano nel mercato europeo della Difesa”
A Farnborough il settore industriale della Difesa europeo tira le somme sulla selezione del motore made in Italy Catalyst per il progetto europeo EuroDrone, una scelta che darà benefici a tutta la filiera nazionale con importanti ritorni industriali, tecnologici e lavorativi. Avio Aero ha infatti celebrato lo sviluppo del motore turboelica all’avanguardia insieme ai rappresentanti del ministero dello Sviluppo economico, del ministero della Difesa e delle regioni Piemonte, Campania e Puglia. Un modello di collaborazione costruito attraverso un vero lavoro di squadra europeo. “Abbiamo lavorato molto duramente da subito, aggiungendo la nostra grande esperienza ma anche il cuore e la passione per guidare questo progetto. Grazie a tutti” ha dichiarato l’amministratore delegato della società, Riccardo Procacci. Insieme a lui, tra gli altri, presenti all’iniziativa anche il segretario generale della Difesa, generale Luciano Portolano, il segretario generale dell’Aiad, Carlo Festucci, e il direttore generale per la riconversione industriale e grandi filiere produttive del Mise, Antonio Bartoloni.
Il motore Catalyst
Il Catalyst è il primo turboelica nella storia dell’aviazione con componenti realizzate tramite additive manufacturing, che assicurano minor peso e maggior efficienza al motore. Grazie al rapporto di compressione di 16:1, il migliore del settore, il Catalyst garantisce una diminuzione dei consumi fino al 20%, una potenza di crociera e una capacità di carico maggiore del 10% e fino a tre ore in più di autonomia in una tipica missione Uav, rispetto ai motori concorrenti nella stessa categoria. Il controllo del motore digitale Fadec (Full authority digital engine control) presente sul Catalyst, inoltre, semplifica l’integrazione tra l’avionica e l’elica, questa realizzata dalla tedesca MT-Propeller. Come ricordato sempre da Procacci, “Dal 2015 ad oggi, è stato un viaggio incredibile, in cui tanti di voi hanno avuto un ruolo chiave e che dovrebbe renderci tutti molto fieri: siamo partiti da un foglio bianco sette anni fa e lo scorso settembre abbiamo festeggiato a Berlino il primo volo di questo velivolo di nuova concezione”. A marzo, la scelta di Airbus è infatti ricaduta sul propulsore Catalyst proposto da Avio Aero, che adesso equipaggerà l’EuroDrone con 120 motori con la relativa manutenzione e i servizi collegati.
L’EuroDrone
L’EuroDrone è un velivolo a pilotaggio remoto (Uav) di classe Male (Medium altitude long endurance), con capacità versatili e adattabili. Le sue caratteristiche lo rendono la piattaforma perfetta per missioni cosiddette Istar, cioè di Intelligence, sorveglianza, acquisizione obbiettivi e ricognizione e per operazioni di sicurezza nazionale. “La selezione per il programma EuroDrone ha un’elevata rilevanza strategica per il posizionamento del comparto italiano della propulsione nel mercato europeo della Difesa” ha continuato Procacci, “perché riconosce in modo inequivocabile il raggiungimento di una nostra capacità sistemistica e di un’eccellenza tecnologica. Possiamo avere un ruolo da protagonisti in questo mercato, portando un contributo all’autonomia strategica dell’Europa e generando importanti ricadute nel nostro Paese, non solo economiche e occupazionali ma anche tecnologiche e industriali”.
Una filiera europea
L’intera filiera produttiva resterà nell’eco-sistema produttivo europeo. I siti coinvolti nel programma sono: Avio Aero in Italia e Polonia, GE Aviation Turboprop in Repubblica Ceca, GE Aviation Advanced Technology di Monaco di Baviera e il GE Engineering Design Center di Varsavia. Il Catalyst è un motore completamente ITAR-free (International Traffic in Arms Regulation) e sarà interamente certificato in Europa.