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Cosa ci resta dopo il colpo mortale dato alla maggioranza

Grazie Conte, M5S, Grillo. L’Italia vi sarà grata per l’eternità. Letta e il Pd dovrebbero agire con coerenza e scaricare un alleato così frammentato e inaffidabile. A noi non resta che sperare nella saggezza di Mattarella e Draghi

A Mosca la crisi del governo Draghi oggi è trattata dai giornali in prima pagina con molta evidenza. Di Battista, che tanto si era rammaricato quando Conte non era uscito dal governo il 6 luglio, è partito pochi giorni fa per la Russia. Era tutto programmato? “A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca”.

Grazie Conte, M5S, Grillo. L’Italia vi sarà grata per l’eternità. Chi semina vento raccoglie tempesta. L’autore materiale, avvocato del popolo Giuseppe Conte, dopo aver inferto il colpo mortale a questa maggioranza, a questo governo, e forse a questa legislatura, sta cercando giustificazioni da azzeccagarbugli, tenta di spiegare, ma i suoi contorti pensieri sono poco consoni con la situazione difficile, quasi drammatica dei cittadini italiani. Il decreto Aiuti non prevedeva solo il termovalorizzatore a Roma, ma soprattutto venti miliardi di euro riservati alle famiglie italiane, meno male che questi vogliono aiutare i bisognosi.

C’è poco da arrampicarsi sugli specchi, caro Conte, le sue giustificazioni non servono, visto che all’interno del suo movimento ci sono tanti esponenti a lei ostili. Il termovalorizzatore era solo un pretesto. Evitando di avanzare analisi edulcorate, facendo finta di niente, non nascondendo la preoccupazione e il disagio di gran parte del Paese, è giusto esprimere indignazione e riprovazione per i comportamenti di questa allegra brigata pronta ad accogliere “giovani e vecchie glorie” come De Masi che si è guadagnato intere pagine di giornali per aver partecipato a semiseri summit. Ascoltarlo oggi sugli effetti della crisi del governo provocata da Grillo, Conte e grillini c’è solo da rimanere sconcertati.

Mentre l’Italia vive momenti difficili e preoccupanti, l’ex professore si impegna a fare calcoli sui profitti e sulle perdite di Conte e M5S valutando questa crisi, e ripete stancamente la tiritera del recupero di Di Battista e dei voti degli elettori, che auspicavano da tempo l’uscita dal governo dei pentastellati. Se De Masi è un consigliere ascoltato da Grillo e Conte, gli italiani si attrezzino per il futuro, in modo da contrastare i suoi brillantissimi pensieri.

Il Pd e la sua classe dirigente devono esercitare di più la virtù della coerenza. Una seria analisi sulle ragioni di questa crisi, drammatica contingenza politica, è necessaria per fronteggiare le future battaglie. A Letta non serve avere come alleato un movimento frammentato e irresponsabile, diviso in mille rivoli, ha bisogno di compagni di viaggio seri, capaci di esprimere linee politiche e strategie coerenti con la governabilità dell’Italia. Non si può un giorno sì e l’altro pure lisciare il pelo a Conte e ai suoi sodali dissennati e contemporaneamente dire Draghi, Draghi.

Non si possono servire due padroni, “o Dio o Mammona”. Le ambiguità prima o poi esplodono. È scontato che in politica non si è sempre chiari, ma ci sono momenti in cui la chiarezza è indispensabile. Matteo nel suo Vangelo dice: “Sia… il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”.

Cosa augurarsi in questa drammatica vicenda? Non esistono allo stato certezze, verrebbe da sperare nello scioglimento delle Camere immediatamente, proprio per far capire a chi si è assunto la responsabilità di questa crisi che in politica non possono esistere cantastorie, cialtroni, ciarlatani e saltimbanchi, la serietà è indispensabile, perché si ha a che fare con la vita della gente e non di uomini di partito, caro De Masi. Confidiamo, comunque, nell’equilibrio, nella saggezza, nell’acume del Presidente Mattarella e del presidente Draghi.

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