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Fisco, giustizia ed energia. La campagna elettorale di Sisto (FI)

Il sottosegretario alla Giustizia: “Occorre realizzare nuovi impianti per le rinnovabili ma, soprattutto, nel solco peraltro di quanto sostenuto dal presidente Berlusconi, costruire le centrali nucleari di quarta generazione”

Riforma del fisco, sburocratizzazione per le imprese e, soprattutto una riforma della giustizia “secondo Costituzione”. Francesco Paolo Sisto, senatore di Forza Italia, sottosegretario al ministero della Giustizia ha ben chiare le priorità da affrontare in questa campagna elettorale che lo vede candidato, per il Senato, nella “sua” Puglia.

Uno dei temi centrale della campagna elettorale del centrodestra è legato alla fiscalità. E, più di tutto, la flat tax. Sarà, in effetti, una misura economicamente sostenibile?

Certo che sarà sostenibile, ma con il regime di flat tax siamo certi che il gettito aumenterà. Oltre a essere un viatico efficace per contrastare l’evasione fiscale. Non solo. La nostra proposta si articola su tre livelli: la flat tax sul reddito incrementale, la ridefinizione dell’aliquota per il ceto medio e infine un’aliquota unica per imprese e famiglie al 23%. Sono tre fasi che compongono una ricetta che, senz’altro, contribuirà al rilancio del nostro Paese e del tessuto produttivo, che passa anche dalla semplificazione degli iter autorizzativi , dalla riforma del codice degli appalti e dalla defiscalizzazione delle aziende che investono sulla sicurezza dei lavoratori.

A proposito di aziende. Le ditte, specie quelle piccole, in questo momento stanno facendo i conti con un rincaro delle forniture che rischia di minarne gli equilibri. Il presidente Draghi, ieri al Meeting, ha fatto più volte cenno a questi temi. Così come spesso ne parla Carlo Calenda, leader di Azione. Quale è la soluzione che propone la vostra coalizione?

Differentemente rispetto al centrosinistra, a noi piace essere pragmatici e non ideologici. Per cui, anche sul versante dell’energia, invero molto preoccupante, pensiamo che occorra realizzare nuovi impianti per le rinnovabili ma, soprattutto, nel solco peraltro di quanto più volte sostenuto dal presidente Berlusconi, costruire le centrali nucleari di quarta generazione. L’obiettivo, nel lungo termine, deve essere l’autosufficienza energetica.

Draghi ha lanciato l’idea del tetto europeo al prezzo del gas.

È un progetto ambizioso, al quale peraltro ha fatto a più riprese riferimento anche il nostro Antonio Tajani. In linea di principio è una proposta che ci trova d’accordo. Ma occorre uno sforzo di tutti.

Lei è da sempre attivo sul versante della Giustizia. Cosa intende per giustizia ‘secondo Costituzione’?

Penso che il nostro ordinamento giudiziario abbia bisogno di una riforma che riguardi tutte le articolazioni. Senz’altro urgenti le modifiche che riguardano il processo penale. Prima fra tutti occorre una riduzione dei tempi del processo, in ottica  – costituzionale appunto – della ragionevole durata. Serve un potenziamento dei riti alternativi e una rivisitazione dell’applicazione delle misure cautelari. Evitando, peraltro, che il processo diventi prima di tutto mediatico, pur preservando il sacrosanto diritto all’informazione. Anche sul processo tributario, sempre poco sondato, occorrerebbe che l’onere della prova fosse completamente a carico dell’Agenzia delle Entrate.

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