Prosegue il lavoro del Copasir in vista della relazione annuale. Nei giorni scorsi sono stati sentiti Belloni (Dis) e Parente (Aisi). Occhi aperti in vista del voto, con le ombre russe sulla crisi politica
Nel corso dell’audizione odierna al Copasir, il generale Giovanni Caravelli, direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aise), ha fornito un aggiornamento sullo stato del conflitto tra Russia e Ucraina e una serie di analisi sui principali quadranti internazionali oggetto di crisi e instabilità. Lo ha reso noto Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia e presidente del Copasir.
Si tratta, ha spiegato, di elementi conoscitivi “altresì condivisi” nell’ambito della relazione annuale che il comitato sta conducendo e che proseguirà nella seduta programmata di venerdì 19 agosto. Nella stessa occasione il Copasir esaminerà anche lo schema di regolamento in materia di appalti di lavoro, servizi e fornitura dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, un atto con cui si ultima il percorso attuativo per la piena operatività della stessa Agenzia.
Con le audizioni del generale Caravelli, dell’ambasciatrice Elisabetta Belloni, direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), e del prefetto Mario Parente, direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi), il Copasir sta ultimando la relazione sull’attività svolta nel periodo febbraio-agosto del 2022, anticipazione del documento annuale resasi necessaria alla luce dello scioglimento delle Camere e da pubblicare prima dell’apertura ufficiale della campagna elettorale. All’interno, come raccontato ieri su Formiche.net, troveranno ampio spazio le attività dell’intelligence italiana nel contrasto alle ingerenze e alla disinformazione, temi su cui il Copasir in questi mesi ha svolto diverse audizioni e raccolto materiale.
A poche settimane dalle elezioni e con le ombre russe sulla crisi politica italiana, è “indispensabile” che il Copasir sia “pienamente operativo e pronto ad attivarsi in condizione di necessità”, ha dichiarato recentemente il presidente Urso definendo l’Italia come uno dei “principali target” della disinformazione e dello spionaggio estero.
A inizio maggio Il Sole 24 Ore riassumeva così l’impegno dell’Aise e del generale Caravelli sullo scontro tra Russia e Ucraina: “Ci sono livelli di dettaglio informativi decisivi: Mosca e Kiev si scontrano anche sul piano delle informazioni e disinformazioni reciproche. Essenziale il rapporto con i cosiddetti collegati, i servizi dei Paesi alleati, a partire dagli americani. Caravelli non ha inteso perdere un colpo, anzi. Può consentire al governo di conoscere e valutare al di là della narrazione pubblica, social e giornalistica, disseminata di fake news”.