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Malan quota il “lodo Crosetto” per il bene del Paese. La linea di FdI

Il senatore di FdI: “Più che una bicamerale, una collaborazione si può trovare tra le forze politiche che ovviamente sono rappresentate in entrambe le Camere”

Il lodo Crosetto inizia a far presa sul centrodestra, perché una collaborazione si può trovare tra le forze politiche di entrambe le Camere. Lo dice a Formiche.net il senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan, che ne indica anche perimetro e raggio d’azione.

Crosetto lancia l’idea un patto con gli avversari per il bene del paese. Come e quando realizzarlo?

Beh, il più presto possibile, sia nel periodo di campagna elettorale e sia quello che verrà dopo cioè la nuova legislatura. Mi preme dire che dobbiamo avere una campagna elettorale basata sulla realtà e non sulla reciproca demonizzazione. In questo anno e mezzo di governo Draghi, noi abbiamo dato il buon esempio: siamo stati all’opposizione ma non abbiamo cercato di distruggere l’azione del governo. Semplicemente abbiamo fatto delle proposte alternative quando le ritenevamo migliorative. In alcuni casi abbiamo persino votato a favore. Non abbiamo mai avuto un atteggiamento di demonizzazione.

Ieri la bicamerale di Tatarella e oggi una bicamerale 3.0 per affrontare lo tsunami economico?

Più che una bicamerale, una collaborazione si può trovare tra le forze politiche che ovviamente sono rappresentate in entrambe le Camere.

Quale sarà la priorità tattica di un destra centro al governo?

Dobbiamo avere ben saldo il contatto con gli italiani, dicendo la verità sulle questioni che di volta in volta dovremo affrontare e dimostrando di lavorare per il bene della nazione. Questo ci rende forti davanti agli elettori che, in democrazia, sono il principale attore. Poi se ci saranno degli attacchi strumentali o ingiusti, non dipende da noi. Diciamo che abbiamo constatato che a volte il maggior consenso porta maggiori attacchi, però siamo pur sempre in democrazia. Intendiamo governare non i cittadini ma con i cittadini.

Giustizia ed ecologia sembrano due temi apparentemente usciti da questa campagna elettorale: per quali ragioni?

Intanto perché siamo all’inizio ed è anche normale che non si parli di tutto. Riforme sono state fatte: noi abbiamo ritenuto come Fratelli d’Italia che è insufficiente la riforma Cartabia, concordano anche Lega e Forza Italia che l’hanno votata. Questo sicuramente è un problema che affronteremo, perché la giustizia non è una questione che riguarda soltanto magistrati, avvocati e imputati. Non solo il caso Tortora, ci sono migliaia di casi simili di persone completamente innocenti che hanno avuto vicende terribili. E riguarda anche chi non è direttamente coinvolto nei processi perché una giustizia affidabile e veloce facilita l’arrivo di investimenti e ne evita la fuga.

Come spiegare la transizione?

La questione ecologia, con tutto ciò che essa comporta, diventerà un tema importante, perché noi riteniamo che atteggiamenti ideologici ed estremi sono errati, come il divieto di produrre motori termici. Il fatto di arrivare alle emissioni zero nel 2050 sono cose che fanno un danno alla nostra economia. Inoltre molte aziende si sposteranno dall’Italia a paesi come la Cina, che non hanno nessun limite e dunque probabilmente faranno più emissioni di quelle che avrebbero fatto se fossero rimaste in Italia. Su questo noi di FdI abbiamo un atteggiamento diverso rispetto, per esempio, a quello che sta accadendo in Olanda, dove un’impostazione ultra ecologista sta causando la chiusura di 1/3 delle aziende agricole di quel paese. Noi non vogliamo la stessa cosa in Italia per poi trovarci a dover dipendere ancora di più dall’estero.

Rai nella bufera per la battuta sul presidente Meloni al Tg1: come tenere sempre un livello alto, non solo professionale, ma anche umano?

Ecco, io penso che se si verificano episodi di questo genere da parte di una giornalista con esperienza significa che qualcuno ritiene di avere una copertura politica. Chi gliel’ha data deve spiegare. Questo fa parte del patto tra avversari e si deve spiegare che non è così. Non ci possono essere coperture politiche a chi fa attacchi ingiustificati contro la par condicio, contro ogni professionalità e si assicuri che così sarà anche dopo le elezioni, chiunque vinca. Adesso, evidentemente, c’è un certo tipo di maggioranza anche nel consiglio d’amministrazione della Rai, nella commissione di Vigilanza. Anche quando cambierà, noi dobbiamo garantire che attacchi di questo genere, oggi diretti a Giorgia Meloni, non siano rivolti nei confronti dell’opposizione di domani.

@FDepalo

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