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Ma quale fascismo? Giorgia parla (anche) tedesco. Ecco cosa ha detto

I suoi toni sono più moderati di quelli dell’Afd “ma tutto ciò che riguarda il passato fascista o nazista, sia in versione light sia in versione edulcorata, in Germania è sempre visto con molto allarme”, dice di Lorenzo, direttore del settimanale Die Zeit

Oltre al videomessaggio in inglese, francese e spagnolo, nei giorni scorsi Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, parte di una strategia mediatica volta a rassicurare gli interlocutori europei in vista della possibilità di un governo guidato da Fratelli d’Italia.

LA POLITICA ESTERA

“Al primo punto del nostro programma ci sono i capisaldi storici della politica estera italiana: l’Europa e l’Alleanza atlantica”, ha spiegato. “Dall’esito di questo conflitto non dipende soltanto l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma il tentativo di instaurare un nuovo ordine mondiale guidato dalla Russia e, ancor più, dalla Cina. Se l’Ucraina perde e l’Occidente soccombe, il prezzo più alto lo pagheremo noi europei che in questi anni non abbiamo investito abbastanza sulla nostra sicurezza, sia in termini militari che energetici”.

LA COLLOCAZIONE CONSERVATRICE

Fratelli d’Italia è “il partito dei Conservatori italiani, crediamo nella libertà della persona e nella centralità della famiglia, nell’identità culturale italiana, europea e occidentale, nell’iniziativa privata e nella solidarietà sociale”, ha continuato Meloni. “Io sono anche la leader del partito dei Conservatori europei, che esprime due primi ministri (Polonia e Repubblica Ceca) e vanta collaborazioni importanti con i Tories britannici, i Repubblicani americani ed il Likud israeliano”.

PIÙ SOLIDARIETÀ EUROPA

Quanto al sostegno dell’Unione europea ai Paesi più colpiti particolarmente dalle sanzioni contro la Russia (divieto di esportazione) e dipendenti dal gas russo come Italia e Germania, “finora ho predicato nel deserto su questo tema”, risponde la leader di Fratelli d’Italia. “È evidente che le sanzioni non impattano allo stesso modo su tutti. Una maggiore solidarietà verso le economie più colpite è necessaria e urgente, sia per ragioni economiche che per non far venire meno il sostegno dell’opinione pubblica alla posizione di fermezza contro l’aggressione russa. Per questo ho proposto un fondo di compensazione, alimentato dall’Ue e dall’intero blocco occidentale, Stati Uniti in testa. Il nostro governo sarebbe pronto a collaborare con quello tedesco su questo tema”.

L’ANALISI DI DI LORENZO

Un’Italia guidata da una coalizione di centrodestra e una forte presenza di Fratelli d’Italia è una cosa che “un po’ spaventa” la Germania, ha spiegato Giovanni di Lorenzo, direttore del settimanale tedesco Die Zeit, intervista dal quotidiano La Stampa. Finora, però, “a livello politico è stata rimossa, in parte perché la Germania è presa dalle discussioni interne, sui temi dell’energia e delle diseguaglianze, poi per le vacanze, ma soprattutto perché il governo tedesco non vuole intromettersi in una campagna in cui anche l’intervento più banale può essere catalogato come interferenza da parte di potenze straniere”. Rispondendo a una domanda sulla condanna di Meloni al fascismo e alle leggi razziali diffusa in più lingue, di Lorenzo dice: “Senz’altro il messaggio è stato captato, ed è vero che quello che si sente nei toni della Meloni è più moderato di quanto dice ad esempio l’Afd tedesca, ma tutto ciò che riguarda il passato fascista o nazista, sia in versione light sia in versione edulcorata, in Germania è sempre visto con molto allarme. L’altro giorno, in un’intervista alla Faz, Meloni ha definito Fratelli d’Italia un partito conservatore e lei stessa si è dichiarata ‘non antitedesca’, anche questo può essere letto come messaggio distensivo”.

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