Skip to main content

Se no-vax e QAnon spingono propaganda russa sulla crisi del grano

Guerra crisi grano

I complottisti della rete stanno spostando la loro attenzione da QAnon e Covid alla crisi alimentare. Assorbono e propagano la disinformazione del Cremlino (secondo cui la colpa sarebbe dell’Occidente) diffondendo le teorie antisemite sul Nuovo ordine mondiale e massimizzando l’impatto dell’infowar russa

Dalla cabala di poteri oscuri alla crisi del grano, il passo è breve. Secondo una nuova analisi del Network Contagion Research Institute, gli account Twitter dediti alla promozione di teorie cospirative (come quelle legate a QAnon e agli ambienti no-vax) hanno cambiato obiettivo: oggi diffondono sempre più disinformazione sulla crisi alimentare globale, propagando la linea del Cremlino che attribuisce la colpa alle sanzioni occidentali.

Questo spin è propagato dal governo russo e i suoi media, più i siti proxy con cui aggirano i blocchi mediatici e i vari troll. Era al centro del viaggio di Sergey Lavrov in Africa. Nonostante sia stata la Russia a bloccare le esportazioni ucraine via nave, e sebbene Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Eritrea, Georgia, Libano, Madagascar, Mongolia, Pakistan, Somalia e Turchia dipendano da Mosca e Kiev per il 70% del loro grano.

L’obiettivo russo è aumentare la pressione sull’Occidente: massimizzando l’effetto della crisi alimentare indotta, inquinando l’infosfera dei Paesi vittima e incolpando quelli occidentali affinché diventino gli obiettivi dello sdegno “dal basso”. Si tratta di una tattica arcinota dell’infowar del Cremlino, che da anni inietta propaganda nel flusso di informazioni per minare la fiducia nelle democrazie e si avvale di utenti, ignari e non, per diffondere le proprie narrazioni.

Questa pratica trova naturali convergenze con le realtà dei cospirazionisti su internet, che spesso si abbeverano alle fonti di informazioni “alternative” e “controcorrente”. È il caso delle comunità e degli influencer del mondo di QAnon, una maxi teoria-ombrello cospirativa in cui l’antivaccinismo ha trovato terreno fertile durante l’inizio della pandemia. Non è un caso che la desinformatsiya russa sui vaccini a mRna lavorasse nella stessa direzione dei movimenti no-vax occidentali.

Secondo la ricerca del Ncri, oggi quelle stesse comunità e personalità hanno fatto propria la linea russa sulla crisi alimentare. “Su Twitter, le reti di propaganda esplicitamente pro-Putin amplificano i temi del ‘Nuovo ordine mondiale’ in congiunzione con la crisi di approvvigionamento alimentare. Questo tipo di messaggio è in forte aumento da luglio”, scrivono i ricercatori.

Nota bene: presso i cospirazionisti QAnon il termine “Nuovo ordine mondiale” evoca una cabala di élite oscure, spesso ebraiche. Un esempio è fornito da GhostEzra, Q-influencer popolarissimo (oltre 300.000 follower), negazionista dell’esistenza del Covid e apertamente antisemita, che su Telegram ha scritto: “Non credere mai per un solo momento che ci sia una carenza di qualcosa. Di cibo. Di acqua. Petrolio. Loro creano e producono queste carenze. Non sono affatto fenomeni naturali”.

Intanto, sommosse e proteste dovute alla sicurezza alimentare stanno già iniziando a verificarsi a livello internazionale con l’aggravarsi della crisi. E la congiuntura con le teorie cospirative attorno al Nuovo ordine mondiale, già ispiratrici di attività estremiste, potrebbe esacerbare l’impatto della disinformazione russa. Per i ricercatori del Ncri, “il protrarsi dell’insicurezza alimentare fa presagire un futuro aumento di attività estremistiche in futuro”.

×

Iscriviti alla newsletter