L’intelligence Usa ha informato il governo di Lisbona di un cyber-attacco “prolungato e senza precedenti”. Russi? Cinesi? Chi sono gli aggressori?
Lo Stato maggiore delle Forze Armate portoghesi ha subito un grave attacco informatico, con conseguente furto di importanti documenti segreti finito poi in vendita sul dark web. Il cyberattacco, definito “prolungato e senza precedenti”, è stato comunicato al gabinetto del primo ministro portoghese António Costa dall’intelligence statunitense tramite l’ambasciata a Lisbona.
Secondo il quotidiano Diário de Notícias, una parte dei documenti trafugati sarebbe già stata trovata in vendita nel dark web. Interpellato dall’agenzia Lusa, il governo non ha dato ulteriori spiegazioni, mentre un comunicato del ministero della Difesa, pur riconoscendo la correttezza degli indizi su questa falla nel sistema di sicurezza, non si è pronunciato sul caso concreto. Il partito di opposizione Iniciativa Liberal, tuttavia, ha già chiesto ufficialmente che la ministra Helena Carreiras risponda in Parlamento insieme al viceammiraglio Gameiro Marques, direttore dell’Ufficio nazionale per la sicurezza. Proprio Gameiro Marques, inoltre, e il sottosegretario per la digitalizzazione e modernizzazione amministrativa, Mário Campolargo, saranno a Bruxelles, la settimana prossima, per rispondere di questo caso presso il quartier generale della Nato, alleanza di cui il Portogallo, Paese che durante la Seconda guerra mondiale ha ospitato nei suoi casinò grandi incontri tra spie e agenti di entrambi blocchi, è tra i fondatori.
Le fonti citate dal quotidiano hanno dichiarato che i documenti trapelati sono di “estrema importanza”, quindi la loro diffusione potrebbe causare un problema di affidabilità e credibilità del Paese nell’ambito dell’alleanza. “Si è trattato di un cyberattacco prolungato nel tempo e non rilevabile, attraverso bot programmati per individuare questo tipo di documenti, che sono stati poi rimossi in più fasi”, ha dichiarato una delle fonti.
Non sarebbe la prima volta che il Portogallo è coinvolto in una violazione della sicurezza legata ai documenti Nato. Nel 2018, l’ufficiale dei servizi segreti portoghesi Frederico Carvalhão Gil, arrestato due anni prima a Roma, è stato condannato per spionaggio a favore della Russia dopo essere stato scoperto a vendere documenti classificati a una spia russa.
Russi? Cinesi, i cui cyber-attacchi contro i Paesi Nato sono in vertiginoso aumento? Chi sono gli hacker che hanno colpito?