Atterrati in Kuwait il quinto e il sesto Typhoon realizzati da Leonardo, dopo i primi consegnati lo scorso dicembre e gli altri 22 in programma. I velivoli hanno raggiunto il Kuwait grazie al contributo dell’Aeronautica militare italiana. Il contratto con il Paese del Golfo rappresenta un’opportunità per l’Italia di rafforzare le partnership nella regione
Sono atterrati in Kuwait il quinto ed il sesto Eurofighter Typhoon destinati alla Kuwait Air Force, parte di un più ampio ordine di ventotto aeroplani destinati alla forza aerea del Paese. Il volo di trasferimento dei nuovi Eurofighter, con ai comandi i piloti kuwaitiani, è stato reso possibile grazie al supporto dell’Aeronautica militare italiana, che ha provveduto al rifornimento in volo grazie all’impiego di un velivolo KC-767A del 14esimo Stormo di base a Pratica di Mare. Il programma “Eurofighter Kuwait” si inquadra in una più ampia e profonda collaborazione tra l’Aeronautica italiana e quella del Kuwait, che comprende attività operativa, addestramento dei piloti e supporto. L’Arma azzurra sta assicurando, in Italia, la formazione iniziale degli ingegneri e dei tecnici che supporteranno l’attività della flotta dei Typhoon nel Paese del Golfo.
Eurofighter Typhoon
L’Eurofighter Typhoon costituisce il fulcro della tecnologia aerospaziale e di difesa europea, e beneficia di un programma di aggiornamento e miglioramento tecnologico costante, che ne garantisce la competitività durante l’intero ciclo di vita e ne aumentano l’efficacia operativa, le capacità di sopravvivenza e l’economia di gestione. Il programma è gestito dal consorzio Eurofighter GmbH, partecipato da Leonardo, BAE Systems e Airbus Defence & Space per la Germania e la Spagna. Da parte governativa, è gestito dall’agenzia NATO Eurofighter & Tornado Management Agency, costituita per soddisfare le esigenze di approvvigionamento delle Forze Aeree dei quattro paesi partecipanti: Italia, Regno Unito, Germania e Spagna, che ne hanno già ordinati 510. Il Typhoon ha anche diversi clienti internazionali, oltre al Kuwait, come Arabia Saudita, Austria, Oman e Qatar.
Il ruolo di Leonardo
Per l’Italia, Leonardo rappresenta con le sue attività circa 36% del valore dell’intero programma, ricoprendo un ruolo chiave nella componentistica aeronautica e nell’elettronica di bordo, fornendo oltre il 60% dei sistemi elettronici a bordo del velivolo. In particolare, la società di piazza Monte Grappa svolge un ruolo rilevante nell’evoluzione dell’Eurofighter grazie al nuovo radar AESA (Active Electronically Scanned Array) che equipaggia gli Eurofighter Typhoon destinati al Kuwait, incrementando le prestazioni e la competitività del velivolo. Come spiegato da Guido Sibona, responsabile del programma Eurofighter in Leonardo: “Siamo orgogliosi di consegnare al nostro cliente altri due nuovi Eurofighter, tra cui il primo velivolo monoposto, che si uniscono ai velivoli già presenti presso la nuova base di Salem Al Sabah che nel frattempo hanno raggiunto il traguardo delle cento sortite in volo”. I velivoli destinati al Kuwait, tra l’altro, sono i più avanzati mai prodotti nell’ambito del programma europeo. “In cooperazione con l’Aeronautica militare italiana – ha detto ancora Sibona – stiamo fornendo al Paese un’ampia capacità di difesa aerea, unitamente alla realizzazione di infrastrutture allo stato dell’arte per il supporto e la manutenzione di una flotta di 28 velivoli”.
Il precedente di Fairford
Uno di questi due velivoli è stato di recente tra i protagonisti dell’ultima edizione del Royal International Air Tattoo di Fairford nel Regno Unito che ha visto, per la prima volta dal 1993, la partecipazione della forza aerea kuwaitiana. “Siamo molto orgogliosi di ritornare Royal International Air Tattoo con il più avanzato Eurofighter Typhoon al mondo” aveva commentato per l’occasione il colonnello pilota, Eisa Airashidi, comandante della settima Squadriglia della Kuwait Air Force, aggiungendo come “grazie alle capacità di questa piattaforma la Kuwait Air Force è una delle forze aeree meglio equipaggiate della regione”.