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Risultato deludente, ma avanti con Salvini. Il bilancio di Rancan (Lega)

L’esponente del Carroccio: “La Lega con Matteo Salvini ha dimostrato di sapere il fatto suo in ottica di immigrazione e sicurezza, puntiamo a rendere sempre più sicuro il nostro Paese. E ciò passa anche dalla gestione di una immigrazione oggi incontrollata”

Probabilmente l’aria in via Bellerio non era fra le più distese. Ma vista la delicatezza del momento e gli equilibri nel centrodestra, occorre evitare le fughe in avanti e le ricostruzioni affrettate. A ristabilire un po’ di ordine nella narrazione dei retroscena è il commissario regionale emiliano-romagnolo Matteo Rancan, presente al Consiglio federale.

Commissario Rancan, al di là della “blindatura” del segretario Salvini, che aria tira in Lega?

È innegabile che il risultato di queste elezioni non ci abbia soddisfatto ma da questo noi ripartiamo per fare meglio e per fare bene. Chi attacca Salvini, attacca la Lega. Noi siamo abituati a tutelare il partito nell’interesse di chi crede nella Lega e degli Italiani che già in molte regioni e città ci hanno dato la fiducia. Abbiamo più di 800 amministratori sul territorio italiano. Non è poco. Il risultato di questa tornata elettorale è un punto di partenza, per crescere e migliorarsi. Ciò che ho iniziato a fare appena nominato commissario è stato girare i territori ed ascoltare, e questo è ciò che voglio continuare a fare.

Realisticamente, che prospettive ci possono essere per il Carroccio nel nuovo esecutivo?

La prospettiva è quella di governare per 5 anni in sinergia con gli altri componenti della coalizione per il bene degli italiani. C’è molto da fare e il tempo per la polemica è esaurito. Tra le nostre priorità sicuramente il caro energia e il caro vita. Gli Italiani hanno scelto e sono stati chiari. Basta Pd, basta establishment, basta chiacchiere: siamo pronti per governare.

Uno fra gli obiettivi, dichiarati da Salvini in campagna elettorale, è quello di ripristinare i decreti sicurezza. Ce la farete?

Lavoreremo per raggiungere quest’obiettivo. Con i decreti sicurezza abbiamo fermato gli sbarchi che tanto piacciono alle coalizioni di sinistra. La Lega con Matteo Salvini ha dimostrato di sapere il fatto suo in ottica di immigrazione e sicurezza, puntiamo a rendere sempre più sicuro il nostro paese; e ciò passa anche dalla gestione di una immigrazione oggi incontrollata.

Nella scorsa legislatura il Carroccio vantava ruoli chiave tipo il Mise che stava trattando argomenti molto delicati come la chimica di base. Si potranno riallacciare quei discorsi lasciati in sospeso?

La Lega si è sempre contraddistinta per pragmaticità. Sono sicuro che si potranno riprendere tutti i progetti lasciati in sospeso per portarli a termine o migliorarli. Un Paese che investe nella ricerca, nel futuro, è un Paese che cresce al passo con i tempi. Uno dei problemi dell’Italia è la fuga di cervelli, chissà che con progettualità pensate per valorizzare i nostri giovani, possano rimanere in Italia e crescere con la loro famiglia.

Nei primi cento giorni del governo, quale sarà il primo obiettivo che si prefigge la Lega?

Sicuramente l’autonomia, chiederemo nel primo consiglio dei ministri la calendarizzazione del progetto di legge quadro. E poi decreti sicurezza, pace fiscale e quota 41 con cancellazione definitiva delle legge Fornero.

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