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Nuovi telescopi made in Italy per la difesa planetaria. L’Asi si prepara allo Iac di Parigi

L’Agenzia spaziale italiana rende nota la firma dell’accordo con Ohb Italia per la fornitura di quattro telescopi che verranno impiegati nella difesa planetaria, monitorando i detriti spaziali. Nel frattempo, l’agenzia si prepara a partecipare al Congresso mondiale di astronautica di Parigi. Tutti i dettagli…

Tutto pronto per la vetrina dello Spazio a Parigi. Dal 18 al 22 settembre la capitale francese ospiterà la 73esima edizione dell’International astronautical congress (Iac), per riunire i principali operatori spaziali internazionali all’insegna del motto “Space for @ll”. I rappresentanti della comunità spaziale saranno insieme al fiorente ecosistema globale di start-up, imprenditori, laboratori, ricercatori e produttori del settore spaziale per quello che è ormai diventato un appuntamento fisso. Dopo aver appena siglato un accordo con Ohb Italia per la fornitura di quattro telescopi per la sorveglianza spaziale, anche l’Agenzia spaziale italiana (Asi) non mancherà di partecipare allo Iac, con il presidente Giorgio Saccoccia e i vertici dell’agenzia pronti a partecipare a un fitto programma di incontri bilaterali con altre Agenzie spaziali. La prossima edizione europea dello Iac si terrà in Italia, a Milano, nel 2024.

Anche l’Asi all’appello

L’Asi sarà presente con un’area espositiva di più di centro metri quadrati e, investendo il ruolo di ente nazionale di coordinamento per l’intera filiera industriale del settore aerospaziale italiano, ospiterà nel suo stand diversi incontri e istituzioni, oltre ad associazioni di categoria, società partecipate e aziende del comparto spaziale con cui collabora nella realizzazione di programmi nazionali ed internazionali. Lo stand sarà il palco perfetto per esporre materiale informativo sui progetti realizzati in collaborazione con Asi e i modelli espositivi rappresentativi di programmi e progetti. Anche gli incontri bilaterali saranno numerosi, infatti sono già previsti quelli con la Nasa, Agenzia spaziale canadese (Csa), la tederca Drl, l’argentiva Conae e l’agenzia spaziale israeliana.

Congresso internazionale dell’aeronautica

Allo Iac parteciperanno più di 6500 partecipanti provenienti da più di 80 Paesi diversi, a riconferma del respiro internazionale dell’iniziativa che rappresenterà una straordinaria occasione per approfondire tutti gli aspetti delle tecnologie e dell’esplorazione spaziali. Il congresso si alterna, svolgendosi un anno in Europa e l’altro nel resto del mondo. Per la prossima edizione nel Vecchio continente sarà infatti Milano ad ospitare la 75esima edizione, prevista da 14 al 18 ottobre del 2024, per un appuntamento all’insegna del dibattito sull’uso dello Spazio a supporto della sostenibilità. Dell’organizzazione se ne occuperà il comitato di cui fanno parte l’Associazione italiana di aeronautica e astronautica (Aidaa), l’Asi stessa e Leonardo.

Uno sguardo alla New space economy

Il convegno di Parigi rappresenterà anche una preziosa opportunità per presentare un altro appuntamento dello spazio italiano, ovvero la prossima edizione di Nse Expo-forum (New space economy), che tornerà a svolgersi in presenza a Roma a inizio dicembre. La manifestazione sarà organizzata dalla Fondazione E. Amaldi e Fiera Roma con il patrocinio dell’Asi, è sarà dedicata alle potenzialità dell’economia spaziale, che rappresenta uno dei settori strategici in più grande espansione e che vede un ruolo di leadership del nostro Paese, dotato di una completa expertise spaziale. Lo spazio diventerà così uno strumento attraverso cui realizzare applicazioni e servizi innovativi per i cittadini.

Nuovi telescopi per la sorveglianza spaziale

Nel frattempo, l’Asi rende noto il suo accordo stretto con Ohb Italia per la fornitura di quattro telescopi Flyeye dedicati alla sorveglianza e monitoraggio spaziale (space surveillance & tracking). Così “l’Italia dello spazio si conferma ancora una volta all’avanguardia anche nel settore della difesa planetaria”, ha commentato Saccoccia. I telescopi infatti saranno alleati preziosi nella mitigazione del rischio derivante dai detriti (debris) che fluttuano fuori controllo nello spazio. Flyeye è un modello di telescopio all’avanguardia made in Italy in grado di osservare, ad ogni esposizione, grandi porzioni di cielo, permettendo un monitoraggio ad ampio spettro. Grazie al posizionamento dei telescopi in diversi punti intorno alla Terra si potranno incrementare le attività di mitigazione del rischio di collisioni di asset spaziali con altri veicoli operativi o detriti. Dei quattro telescopi oggetto del contratto, uno sarà finanziato con fondi del Piano triennale delle attività dell’Asi, mentre gli altri tre con i fondi del Pnrr assegnati all’Agenzia.

(Foto: Asi)

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