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Salvini critica le sanzioni, di nuovo e nonostante i numeri parlino chiaro

Parlando di richieste di imprenditori e rispolverando un po’ dell’euroscetticismo del campagna elettorale di 4 anni fa, il leader della Lega critica le mosse Ue contro la Russia. Peccato che…

Matteo Salvini torna a criticare le sanzioni contro la Russia e le politiche dell’Unione europea in risposta all’invasione dell’Ucraina.

Parlando da Fano, nelle Marche, nell’ambito del suo tour elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, il leader della Lega ha detto: “Molti imprenditori mi stanno chiedendo di rivedere le sanzioni alla Russia perché è l’unico caso al mondo in cui le sanzioni, volute per fermare la guerra e colpire un regime, danneggiano non i sanzionati ma coloro che sanzionano”. E ancora: “Con questi provvedimenti ci stanno rimettendo gli italiani e ci stanno guadagnando i russi, quindi a Bruxelles c’è qualcuno che ha sbagliato i conti. Bisogna continuare a sostenere, difendere e aiutare il popolo ucraino, ma le sanzioni non stanno facendo male alla Russia”.

Poi ha rincarato la dose contro Bruxelles, rispolverando alcune caratteristiche della campagna elettorale del 2017-2018 tutta improntata sull’euroscetticismo con la promessa dell’uscita dalla moneta unica e provando a riagganciare il mondo imprenditoriale. “L’Europa è corresponsabile di questi aumenti con politiche green ideologiche, con sanzioni alla Russia, e deve essere l’Europa a proteggere famiglie e imprese. L’emergenza adesso è la bolletta della luce e del gas. Tutto quello che verrà a ottobre, novembre, dicembre ha tempo per essere affrontato”.

Parole simili a quelle pronunciate poche ore prima a Controcorrente su Rete4. “Con le sanzioni la Russia si sta arricchendo, con le sanzioni stiamo ottenendo l’esatto contrario di ciò che era stato previsto: la Russia si sta arricchendo e le famiglie italiane si stanno impoverendo”. E ancora: “L’Europa ha deciso le sanzioni, quindi è un dovere dell’Europa proteggere i lavoratori, i pensionati e le famiglie italiane. Occorre un intervento adesso, non a ottobre”.

Come ricordato pochi giorni fa su Formiche.net, secondo il Fondo monetario internazionale l’economia russa crollerà dell’8,5% nel 2022. La Banca mondiale, da parte sua, stima un declino dell’11,2%. Senza dimenticare la questione del surplus commerciali, di cui Mosca non sa che fare. L’Italia, invece, al momento rimane in territorio positivo con una crescita del 2,5%. Altro che peggio della Russia.

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