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Le relazioni italo-saudite sono in costante sviluppo. Parla Al-Aati

L’analista politico saudita Mubarak Al-Aati, direttore della radio ufficiale “al-Ekhbariya” di Riad e ospite fisso delle principali emittenti del Golfo, spiega a Formiche.net le prospettive di cooperazione tra i nostri due Paesi alla vigilia del 90esimo anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche

Le relazioni tra l’Italia e l’Arabia Saudita sono caratterizzate da una cooperazione in costante sviluppo ed hanno prospettive di crescita ancora molto ampie. Ne è convinto l’analista politico saudita, Mubarak Al-Aati, il quale si aspetta nuovi e importanti sviluppi con la formazione del nuovo governo italiano in occasione del 90esimo anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

“Quest’anno i rapporti tra il Regno dell’Arabia Saudita e la Repubblica italiana avranno superato nove decenni di cooperazione, fiducia e rispetto reciproco – ha spiegato l’analista a Formiche.net – rapporti tra i più antichi che l’Arabia Saudita intrattiene con un Paese europeo, risalenti al 1932″. Il Regno dell’Arabia Saudita è quindi legato all’Italia “da rapporti stretti e distinti da quando l’Italia ha preso l’iniziativa di essere uno dei primi paesi a stabilire relazioni diplomatiche con il Regno dell’Arabia Saudita, aprendo il suo consolato a Gedda nel 1933”.

Nel corso dei decenni queste relazioni “si sono sviluppate costantemente e verso l’alto fino a raggiungere il livello attuale, poiché le visite reciproche tra i leader dei due Paesi hanno portato a consolidare e rafforzare i rapporti”.

Dal punto di vista economico “le relazioni esistenti testimoniano la forza e la durata della cooperazione anche in campo commerciale e di investimento, soprattutto nelle condizioni attuali. Nel 1975 è stato istituito il Comitato misto italo-saudita per la cooperazione economica e industriale. Nello stesso contesto, il 31 ottobre 2002, è stato firmato un memorandum d’intesa per la costituzione di una holding italo-saudita con sede a Riad che opera per attrarre opportunità di investimento italiane e investirle con partner sauditi nel Regno. I due Paesi hanno anche istituito il Saudi-Italian Business Council per attivare gli scambi commerciali, sviluppare le relazioni economiche e introdurre il clima di investimento tra di loro, soprattutto perché l’Italia è un partner importante del Regno in numerosi campi, in particolare il settore energetico, in quanto sono 160 le aziende italiane che operano e investono nel Regno in vari settori”.

Attualmente quindi l’Italia è uno dei maggiori partner commerciali dell’Arabia Saudita, poiché lo scambio commerciale tra i due Paesi ha superato gli 8 miliardi di dollari, “con risultati migliori rispetto a quelli prima dello scoppio della pandemia da Coronavirus”, rileva l’analista e direttore della radio di Stato “al-Ekhbariya“.

L’Italia è attualmente il settimo esportatore verso l’Arabia Saudita e il secondo all’interno dell’Unione Europea, mentre il Regno è il 21° esportatore verso l’Italia, fornendo circa il 9% delle importazioni di petrolio del Paese. Per questo Al-Aati si dice certo che “le relazioni tra i due Paesi hanno davanti a se orizzonti e prospettive molto ampie. Gli interessi comuni tra loro sono grandi e promettenti. C’è sintonia su molte delle questioni delle regioni arabe ed europee. Sono anche d’accordo sulla gravità della situazione in Ucraina e sui suoi effetti politici ed economici”.

In vista di questo anniversario, il 17 ottobre il Segretario Generale del ministero degli Esteri italiano, Ettore Sequi, ha ricevuto l’Ambasciatore dell’Arabia Saudita a Roma, Faisal bin Sattam Abdulaziz Al Saud. Nel corso del colloquio, fanno sapere dalla Farnesina, sono state passate in rassegna le eccellenti relazioni bilaterali e le prospettive per il loro ulteriore sviluppo. Il Capo Missione saudita ha poi presentato alcune iniziative che intende realizzare nei prossimi mesi per celebrare la ricorrenza del 90° anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche fra Roma e Riad.

Sempre il 17 ottobre la compagnia aerea di bandiera dell’Arabia Saudita Saudi Arabian Airlines (Saudia) ha ufficialmente annunciato voli diretti da e per Roma e Milano per la stagione invernale, che verranno operati più volte a settimana a partire da novembre. Il responsabile regionale per Saudia in Europa, Hisham Bindkhail, ha spiegato che “l’Italia è un mercato importante e siamo molto orgogliosi di fornire ai clienti italiani collegamenti giornalieri con l’Arabia Saudita”. “Il nostro orario invernale per l’Italia comprende voli da e per entrambi i principali aeroporti italiani, Roma e Milano, e offre agli ospiti una grande flessibilità. Il traffico turistico sta crescendo rapidamente e noi come Saudia ci siamo posti l’obiettivo di soddisfare e anche superare le aspettative dei passeggeri”.

I rapporti tra Italia e Arabia Saudita si stanno progressivamente espandendo e rafforzando a tutti i livelli, non solo sul piano economico e commerciale. Sul piano politico, sia l’Italia che l’Arabia Saudita condividono la priorità di contribuire alla stabilizzazione dei teatri di crisi dello scacchiere mediorientale (dal conflitto israelo-palestinese alla Siria, dall’Iraq allo Yemen), favorendo il dialogo regionale e gli sforzi diplomatici promossi nel quadro delle Nazioni Unite. Questo forte legale politico, economico, commerciale e culturale ha trovato una recente sintesi nella firma del Memorandum of Understanding per il dialogo strategico bilaterale Italia-Arabia Saudita, sottoscritto a gennaio 2021 in occasione della missione ad Al Ula del ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio.

L’Italia guarda all’Arabia Saudita con lo sguardo teso verso le opportunità di investimento offerte dal piano di riforme e progetti messo in cantiere con la strategia Vision 2030. Si tratta di un possente piano d’azione mirante a trasformare l’economia saudita e i suoi fondamentali, finora strettamente dipendenti dalle rendite degli idrocarburi, verso un’economia basata sui servizi, con un focus sul turismo ed un crescente ruolo di start-up e PMI impegnate su settori ad alto valore aggiunto. Tra le varie iniziative avviate nel quadro della Vision 2030, i giga-projects ne rappresentano l’impulso piu’ ambizioso, spaziando dalla costruzione della futuristica “smart-city” di Neom alla progettazione di lussuosi resort sulla costa incontaminata del Mar Rosso (Amaala e Red Sea), fino alla realizzazione del più grande parco tematico al mondo (Qiddiya) nei pressi di Riad.

Nel 2020 l’Italia si è collocata all’ottavo posto in assoluto tra i fornitori dell’Arabia Saudita (dopo, nell’ordine, Cina, Stati Uniti, Emirati, Germania, Giappone, India e Francia) e al terzo posto tra gli Stati membri dell’UE (dopo Germania e Francia). La nostra quota di mercato si attesta sul 3%, sostanzialmente equivalente a quella della Francia, ma ad una distanza maggiore dalla Germania (5,2%). Le quote di mercato di Regno Unito (2,3%) e Spagna (1,6) seguono nella graduatoria. Rispetto all’intera area Mena, l’Arabia Saudita costituisce il nostro secondo mercato di sbocco dopo gli Emirati mentre, sul lato delle importazioni, è il nostro terzo fornitore dopo Emirati ed Algeria.

Guardando piú attentamente alla composizione delle nostre esportazioni, le voci che hanno inciso in maggior misura sul paniere, sia nel 2019 che nel 2020, riguardano i beni di investimento della meccanica strumentale, i prodotti alimentari, le apparecchiature elettriche e per uso domestico ed i prodotti chimici.

Altri settori ad alto potenziale sono quelli per i quali il nostro Paese vanto uno storico vantaggio. Nella sanità e nel farmaceutico, in crescita per garantire la copertura sanitaria ad una popolazione in aumento e migliorare l’offerta delle strutture ospedaliere anche sulla scia del Covid, vi sono margini di miglioramento per le voci inerenti i prodotti farmaceutici e le apparecchiature medicali. Il settore della moda presenta anch’esso margini di miglioramento rispetto allo stato attuale delle voci inerenti l’abbigliamento, montature per occhiali, calzature e pelletteria.

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