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Quinto invio di armi all’Ucraina. Guerini al Copasir (e Conte sulle barricate)

Durante l’audizione del ministro della Difesa sono stati “condividisi in modo esaustivo i contenuti” del decreto, ha spiegato il presidente Urso, senatore di Fratelli d’Italia. Attesa la firma entro la fine della settimana. Zelensky chiama Meloni ringraziando l’Italia per l’invio di materiale militare. Il leader M5S evoca l’esempio pacifista di san Francesco nel giorno del 13° compleanno del partito e promette battaglia. Ma…

Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, è stato audito oggi dal Copasir in merito alla guerra in Ucraina. Sono stati “condividisi in modo esaustivo i contenuti” del quinto decreto interministeriale che autorizzerà l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle autorità governative dell’Ucraina, “riscontrando l’aderenza del decreto medesimo alle indicazioni e agli indirizzi dettati dal Parlamento”, ha spiegato in una nota Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia e presidente del Copasir.

Il decreto dovrebbe essere firmato entro la fine di questa settimana. Il provvedimento verrà dunque adottato dal governo dimissionario presieduto Mario Draghi in attesa dell’insediamento del prossimo esecutivo che dovrebbe avere Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, come presidente del Consiglio. I due erano e sono d’accordo sulla linea da seguire con l’Ucraina. Prima del voto Urso si era recato a Kiev presentando ad Andriy Yermak, capo dell’ufficio di presidenza ucraino, l’importanza di proseguire sulla linea dell’invio di equipaggiamento militare da parte dell’Italia verso l’Ucraina. Il tema di un nuovo pacchetto di aiuto alla difesa era avvenuto in forma privata a margine dell’incontro, con il senatore italiano che aveva ribadito “il pieno sostegno dell’Italia alla resistenza ucraina” anche a nome di Meloni.

Nel pomeriggio la leader di Fratelli d’Italia ha avuto un colloquio telefonico il presidente ucriano Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo, si è congratulato con Meloni per la vittoria alle elezioni politiche e si è detto certo di poter contare su una proficua collaborazione con il prossimo governo italiano, recita una nota di Fratelli d’Italia. Inoltre, ha ringraziato per il sostegno dell’Italia anche in merito al nuovo decreto sull’invio delle armi appena esaminato dal Copasir e ha formulato l’auspicio che Meloni possa recarsi quanto prima a Kiev. Meloni, da parte sua, ha ringraziato Zelensky per le congratulazioni, ha ricordato la vicinanza che Fratelli d’Italia e i Conservatori europei hanno dimostrato nei confronti di Kiev fin dal primo giorno della guerra, ha confermato il suo pieno sostegno alla causa della libertà del popolo ucraino, ha ribadito che la dichiarazione di annessione di quattro regioni ucraine da parte della Federazione Russa non ha alcun valore giuridico e politico e ha sottolineato il suo impegno per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione del conflitto.

Un tweet dell’ambasciata russa a Roma pubblicato poche ore dopo l’audizione sembra una risposta da Mosca al decreto: “Le forniture di armi all’Ucraina non aiutano a risolvere il problema del caro-bollette”, si legge.

Come ha notato La Stampa, l’audizione del ministro Guerini è caduta proprio nel giorno di san Francesco, che Beppe Grillo aveva scelto 13 anni fa per festeggiare la fondazione del Movimento 5 Stelle. Una coincidenza che “mette in fibrillazione” Giuseppe Conte, reduce da alcune giravolte sull’invio di armi. Il leader pentastellato ha riunito i suoi fedelissimi a Campo Marzio per preparare la controffensiva, seguendo l’esempio pacifista del santo di Assisi, nel giorno dell’anniversario pentastellato, scrive il giornale.

Il governo è però stato autorizzato proprio da Camera e Senato, nella scorsa primavera, a inviare armi in Ucraina senza dover necessariamente passare da un voto per ogni nuovo decreto, almeno fino alla fine di quest’anno, ricorda sempre La Stampa aggiungendo un’ultima osservazione: la posizione di contrarietà del Movimento 5 stelle era minoritaria prima delle elezioni e rischia di esserlo ancor di più nel nuovo Parlamento che si insedierà il prossimo 13 ottobre. “I valori della giustizia sociale, della lotta alla corruzione, della tutela del lavoro, dell’ambiente e della biodiversità, della pace sono sotto attacco”, ha scritto Conte. “Oggi più che mai serve il Movimento 5 Stelle”.

Nella seduta odierna i membri del Copasir hanno anche espresso parere favorevole all’unanimità a due schemi di decreto relativi all’impiego di forze speciali della Difesa all’estero e al contrasto in ambito cibernetico (una novità del decreto Aiuti bis), oltre a uno schema di regolamento relativo alle operazioni sotto copertura. Queste sono una svolta per l’intelligence italiana, contenuta in un emendamento al decreto Aiuti bis che prevede che l’Aise possa “impiegare proprio personale” al fine di “attività di ricerca informativa e operazioni all’estero”. Il tutto deve essere previsto da un regolamento per disciplinare “il procedimento di autorizzazione all’impiego, del presidente del Consiglio dei ministri o dell’Autorità delegata, ove istituita, nonché le relative modalità, condizioni e procedure, anche con riferimento alla specialità dei profili economici attinenti all’impiego del personale”.


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