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Il saluto di Draghi in Europa. Una road map per il futuro governo

Mario Draghi saluta le diplomazie italiane in Ue, alla Nato e in Belgio con un messaggio molto chiaro: “L’appartenenza all’Unione europea e alla Nato sono capisaldi della nostra politica estera”. Tutti i dettagli

Mentre a Roma sono iniziate le consultazioni con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la formazione del prossimo governo, l’attuale premier uscente, Mario Draghi, partecipa oggi e domani al suo ultimo Consiglio europeo ricoprendo questo ruolo. I temi non sono di poco conto, dall’Ucraina all’energia, fino alle relazioni esterne.

Ed è durante il saluto alle rappresentanze diplomatiche Ue, Nato e in Belgio che Draghi ha ribadito ancora una volta la posizione italiana. “Voglio ringraziare l’ambasciatore Benassi, l’ambasciatore Talò, l’ambasciatore Genuardi e tutti voi per il servizio che rendete all’Italia ogni giorno”, ha detto rimarcando più volte la professionalità del corpo diplomatico italiano.

“L’appartenenza all’Unione europea e alla Nato sono capisaldi della nostra politica estera”, ha poi aggiunto Draghi, parole che assumono un valore ancora più pregnante dopo gli audio di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina. “Il mercato unico, l’unione monetaria, l’alleanza atlantica sono il modo migliore per rafforzare il nostro peso nel mondo, far crescere la nostra economia in modo sostenibile, per garantire la nostra sicurezza”. E ancora, ribadisce Draghi, “condividiamo in pieno i valori europei e transatlantici e vogliamo continuare a tutelarli e rafforzarli”, ha proseguito, “penso alla salvaguardia dei diritti sociali e civili, in particolare delle minoranze, alla difesa della sovranità democratica degli Stati, alla ricerca del negoziato e della pace come strumento di risoluzione dei conflitti”.

Principi, ha sottolineato, che sono “ancora più importanti nell’affrontare le crisi che attraversiamo: dalla guerra in Ucraina, all’emergenza energetica”. E poi un auspicio per il governo futuro: “All’interno di queste alleanze, l’Italia deve essere protagonista. Dobbiamo portare avanti le nostre idee, perché hanno a cuore l’interesse europeo oltre che quello nazionale. La credibilità che abbiamo acquisito in questi anni è lo strumento migliore per ottenere i risultati a cui aspiriamo. Le alleanze che abbiamo stretto e che continuiamo a stringere ci convincono che siamo dalla parte giusta”, ha concluso.

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