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Né candele né fiammiferi, la ricetta Schaeuble non basta contro la recessione

L’ex ministro delle finanze, Wolfgang Schaeuble, ha lanciato un duro monito ai tedeschi, invitandoli a dotarsi di candele e fiammiferi, mettere un secondo maglione, non lamentarsi, perché “molte cose non possono essere date per scontate”, dimenticando che le cause della totale dipendenza dal gas russo vanno ritrovate nelle scelte operate anche dal governo di cui ha fatto parte

Il Pil tedesco alle strette a causa dell’aumento dei costi energetici, con il governo di Berlino che taglia le previsioni per il 2023 e vede una contrazione dello 0,4%. Il ministro dell’Economia Habeck avverte della crisi economica e sociale, mentre l’ex ministro Schaeuble invita i cittadini a non lagnarsi e a indossare due maglioni. Ma mentre in Germania il governo ha annunciato, al fine di attutire le conseguenze della crisi energetica, un pacchetto da 200 miliardi di euro in Italia si attende la nascita del governo con già sullo sfondo l’impossibilità di fare un altro scostamento di bilancio.

Qui Italia

Roma dovrebbe vedere il suo Pil contrarsi dello 0,2%, in forte calo rispetto alla previsione di luglio di una crescita dello 0,8%. In Italia secondo il Fmi, il peggio deve arrivare, con una contrazione dello 0,2% per cui l’economia mondiale si trova a “navigare in acque agitate”. Secondo il fondo i governi che combattono l’inflazione dovrebbero limitare gli aumenti di spesa ai programmi incentrati sull’aiuto ai poveri, dal momento che l’ aumento dei prezzi di cibo ed energia crea difficoltà in tutto il mondo. Gli economisti del Fmi hanno anche precisato che tra le misure indicate rientrano anche conti sulle bollette e indennità per pasti scolastici e trasporti pubblici, limitati alle famiglie a basso reddito. Confindustria ha declassato a zero la previsione di crescita del Pil nel 2023, dall’1,6% previsto ad aprile.

Qui Germania

Secondo il Fmi nessun grande paese industriale ha prestazioni peggiori della Germania: a Berlino il prodotto interno lordo aumenterà solo dell’1,4% e del 2,3% nel 2024 dimezzando le previsioni fatte lo scorso aprile. L’economia tedesca potrebbe ridursi del 2,5 ammette Stefan Wintels, che oltre a essere al vertice del Gruppo Bancario KfW (Reconstruction Loan Corporation) e Presidente del Consiglio di Sorveglianza di KfW Capital, è anche membro dei consigli di sorveglianza di Deutsche Post AG e Deutsche Telekom AG. Il numero uno della banca statale per lo sviluppo ha detto che le misure di emergenza per combattere la crisi “saranno a scapito dei nostri obiettivi di politica climatica a breve termine”. Per cui non solo tensioni sui mercati finanziari ma il rischio verosimile di ulteriori forti fluttuazioni dei prezzi. Inoltre il divario tra ricchi e poveri in Germania si sta allargando, con gli aumenti degli ammortizzatori sociali che da soli non riusciranno ad alleviare il problema. Secondo l’organizzazione tedesca per l’ assistenza sociale, Paritätische Wohlfahrtsverband, sono 13,8 milioni i tedeschi che vivono in povertà o rischiano di scivolare al di sotto della soglia di povertà.

Candele e maglioni

Ma non sono solo le parole di Wintels a dare una grave cornice al momento: l’ex ministro delle finanze, Wolfgang Schaeuble, ha lanciato un duro monito ai tedeschi, invitandoli a dotarsi di candele e fiammiferi, mettere un secondo maglione, non lamentarsi, perché “molte cose non possono essere date per scontate”, dimenticando un dato. Al di là della battuta di oggi ai tedeschi sul maglione, come quella di “ieri” ai greci (“ho detto al ministro delle finanze statunitense che noi accoglieremo nell’euro Portorico se loro accetteranno la Grecia nel sistema dollaro. Lui ha creduto che stessi scherzando”), le cause della totale dipendenza dal gas russo vanno ritrovate nelle scelte operate anche dal governo di cui ha fatto parte.

@FDepalo


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