Il presidente ucraino si è congratulato con la leader di Fratelli d’Italia per la vittoria alle elezioni politiche e si è detto certo di poter contare su una proficua collaborazione con il prossimo governo italiano. I due hanno anche parlato del nuovo invio di armi
Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Volodymyr Zelensky. Lo comunica in una nota Fratelli d’Italia. È il primo leader in carica a telefonare alla presidente del Consiglio in pectore.
Nel corso della conversazione, il presidente ucraino si è congratulato con la leader di Fratelli d’Italia per la vittoria alle elezioni politiche e si è detto certo di poter contare su una proficua collaborazione con il prossimo governo italiano. Zelensky ha ringraziato, inoltre, per il sostegno dell’Italia anche in merito al nuovo decreto sull’invio delle armi appena esaminato dal Copasir presieduto da Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia, e ha formulato l’auspicio che Meloni possa recarsi quanto prima a Kiev.
Meloni, da parte sua, ha ringraziato Zelensky per le congratulazioni, ha ricordato la vicinanza che Fratelli d’Italia e i Conservatori europei hanno dimostrato nei confronti di Kiev fin dal primo giorno della guerra, ha confermato il suo pieno sostegno alla causa della libertà del popolo ucraino, ha ribadito che la dichiarazione di annessione di quattro regioni ucraine da parte della Federazione Russa non ha alcun valore giuridico e politico e ha sottolineato il suo impegno per ogni sforzo diplomatico utile alla cessazione del conflitto.
Colloquio telefonico anche tra Meloni e il presidente del Likud ed ex premier israeliano Benjamin Netanyahu, ricandidato alle elezioni politiche del prossimo 1 novembre. Netanyahu si è congratulato con Meloni per il successo elettorale augurando un rafforzamento della partnership tra Fratelli d’Italia e il Likud, che già oggi è membro del partito dei Conservatori europei, guidato da Meloni. Quest’ultima ha ribadito l’importanza dell’amicizia tra Italia e Israele e ha rilanciato le opportunità di cooperazione soprattutto in ambito energetico. Ha sottolineato, inoltre, l’impegno comune per la stabilità nel Mediterraneo e in Medio Oriente, per la sicurezza dello stato di Israele e il contrasto al terrorismo e a ogni forma di antisemitismo.
