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Mirini (italiani) per l’esercito Usa. Così Leonardo DRS segna un nuovo successo

Con un accordo per oltre cinquecento milioni di dollari, Leonardo DRS, controllata del gruppo di piazza Monte Grappa, si è aggiudicata il contratto per la produzione di mirini termici di nuova generazione per le armi portatili dello Us Army. Un successo che conferma il posizionamento della società nel segmento specialistico della sensoristica tattica per usi militari

L’esercito degli Stati Uniti si affiderà a Leonardo DRS, controllata del gruppo di piazza Monte Grappa, per la produzione di mirini termici di nuova generazione per le armi portatili delle forze di terra a stelle e strisce. Un contratto dal valore di 579 milioni di dollari siglato con lo Us Army Contracting command, assegnato già ad aprile, che vedrà impegnata la società per i prossimi cinque anni. “Siamo orgogliosi di continuare a fornire questa tecnologia all’avanguardia che assicura ai nostri soldati i sistemi di visione più avanzati sul campo di battaglia oggi e in futuro”, ha dichiarato Jerry Hathaway, senior vice president e general manager della divisione Electro-optical infrared systems (Eois) di DRS che si occuperà della produzione dei sistemi nello stabilimento di Melbourne, in Florida.

La famiglia di mirini

DRS, dunque, produrrà un’intera famiglia di sistemi avanzati di ottiche per le armi individuali, la cosiddetta Family of weapons sights – Individual (Fws-I) utilizzando una tecnologia di imaging termico non raffreddato. Gli Fws-I sono mirini pensati per le armi automatiche che si agganciano direttamente sul sistema d’arma, collegandosi in modalità wireless con i diversi sistemi di visori montati sugli elmetti dei soldati Usa, compresi i binocoli notturni potenziati Envg-B e i sistemi integrati di incremento visivo Ivas, di nuova generazione. La combinazione tra visori e mirini permette al soldato di avere la possibilità di acquisire con precisione gli obiettivi, di giorno e di notte e in qualunque condizione ambientale, compreso in presenza di fumo o nebbia, con importanti vantaggi strategici e tattici per le forze di terra.

La tecnologia

“Abbiamo una lunga storia di fornitura all’Esercito di tecnologie avanzate elettro-ottiche e a infrarossi- ha spiegato ancora Hathaway – e questo contratto contribuirà a mantenere i soldati al sicuro e a garantire che la loro missione sia portata a termine”. Alla base della tecnologia necessaria alla produzione dei nuovi mirini ci sono i decenni di esperienza di Leonardo DRS nel campo dei sistemi d’arma termici non raffreddati. L’Fws-I impiega un array di piani focali all’ossido di vanadio micro-elettro-meccanico che non richiede la presenza dello spettro della luce visibile per funzionare.

Focus sulla sensoristica

L’attività Eois di Leonardo DRS fa parte del segmento relativo alla sensoristica e al computing avanzato della società, che possiede una presenza estremamente consolidata tra le Forze armate statunitensi. La tecnologica per la sensoristica avanzata, inoltre, è uno dei focus strategici di Leonardo DRS, dal momento che la compagnia integra le sue tecnologie di rilevamento e calcolo a vantaggio del personale militare Usa. Non è un caso che a giugno, la società abbia sottoscritto un accordo di fusione con Rada Electronic Industries, azienda israeliana leader nella produzione di sensori e radar tattici.

La fusione con Rada

Il nuovo contratto con lo Us Army segue, infatti, l’importante mossa strategica della società di giugno, con la quotazione in borsa di Leonardo Drs al Nasdaq di New York e a Tel Aviv frutto dell’accordo di fusione con Rada. Sulla fusione erano intervenuti l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, che per l’occasione aveva registrato come il gruppo stesse “rafforzando Drs con Rada nei core business strategici, con ulteriore potenziale di crescita, espansione dei margini e opportunità nel gruppo”, e il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che aveva sottolineato come l’operazione confermasse “l’eccellenza internazionale del nostro settore industriale della Difesa e sicurezza” rappresentasse “un’importante opportunità per l’industria italiana”.

Leonardo Drs in borsa

Per effetto della fusione, Leonardo Drs ha acquisito il 100% del capitale sociale di Rada in cambio dell’assegnazione a favore degli attuali azionisti di quest’ultima del 19,5% circa nella controllata del gruppo di piazza Monte Grappa, di cui Leonardo, tramite la propria controllata statunitense Leonardo Holding, continua a possedere l’80,5%. Leonardo Drs si quota, inoltre, sia al Nasdaq di New York, sia al Tase, la borsa di Tel Aviv. “Abbiamo concordato un’operazione di fusione all-stock, cogliendo anche l’opportunità di quotare Drs nell’attuale contesto di volatilità dei mercati, realizzando così quanto prospettato lo scorso anno”, aveva spiegato allora Profumo.


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