L’azienda italofrancese realizzerà un nuovo impianto per la produzione di substrati in carburo di silicio. Ok da Bruxelles all’utilizzo di 292,5 milioni di euro nell’ambito del Pnrr. Il ministro Giorgetti: “Una bellissima notizia, nella direzione auspicata dell’indipendenza nel settore della microelettronica”
La Commissione europeo ha dato via libera ad aiuti per 292,5 milioni di euro destinati alla realizzazione di un impianto per la produzione di semiconduttori da parte della STMicroelectronics a Catania. I fondi verranno utilizzati dall’Italia nell’ambito del Pnrr. L’operazione rafforzerà la sicurezza degli approvvigionamenti europei nel campo dei semiconduttori e si inserisce nel contesto delle azioni previste dall’European chips act. Una tranche dell’investimento da 730 milioni del gruppo italo-francese per la costruzione dell’impianto a Catania che si focalizzerà sui wafer di carbonato di silicio: servono da base per microchip utilizzati nei veicoli elettrici, stazioni di ricarica rapida e simili.
LE DICHIARAZIONI DI VESTAGER
Nell’annunciare il via libera all’operazione, Margrethe Vestager, commissaria europea per la Concorrenza, ha sottolineato come consentirà di rafforzare la catena di fornitura dei semiconduttori, elemento essenziale per garantire la transizione verde e digitale. Inoltre, ha aggiunto la commissaria, consentirà la formazione di personale altamente qualificato limitando la distorsione della concorrenza.
I DETTAGLI DEL PIANO
Si tratta di nuovo impianto per supportare la domanda crescente di dispositivi SiC per applicazioni automotive e industriali da parte dei clienti di Stm che mirano a realizzare la transizione verso l’elettrificazione e richiedono maggior efficienza. Si prevede che la produzione inizi nel 2023 e bilanci l’approvvigionamento di substrati in SiC tra materiali prodotti internamente e acquistati da fornitori esterni. Più in dettaglio, l’impianto, costruito nel sito di Catania accanto allo stabilimento esistente che produce dispositivi in SiC, sarà il primo nel suo genere in Europa per la produzione in volumi di substrati epitassiali in SiC da 150 mm e integrerà tutti i passaggi del flusso produttivo. Si tratta di un passo significativo verso l’approvvigionamento interno del 40% delle fette in SiC entro il 2024. “Questo progetto rappresenta un passaggio chiave per la progressiva attuazione della strategia di integrazione verticale del gruppo nelle attività in SiC”, ha spiegato Stm in una nota, ricordando che l’investimento di 730 milioni in un arco di cinque anni avrà il supporto finanziario dello Stato italiano nell’ambito del Pnrr e, una volta completato, creerà circa 700 nuovi posti di lavoro diretti.
LE PAROLE DEL CEO CHERY
L’azienda “sta trasformando le sue attività produttive globali, con una capacità addizionale nella produzione a 300 mm e una forte focalizzazione sui semiconduttori a larga banda interdetta, a sostegno della sua ambizione di raggiungere i 20 e oltre miliardi di dollari di ricavi. Stiamo ampliando le nostre attività operative a Catania, il centro delle nostre competenze nei semiconduttori di potenza e dove abbiamo già integrato attività di ricerca, sviluppo e produzione per il SiC in stretta collaborazione con istituti di ricerca italiani, università e fornitori”, ha dichiarato Jean-Marc Chery, presidente e amministratore delegato di Stm. “Questo nuovo impianto sarà fondamentale per la nostra integrazione verticale nel SiC, ampliando la nostra fornitura di substrati in SiC in una fase in cui aumenteremo ulteriormente i volumi per sostenere la transizione da parte dei nostri clienti dei settori automotive e industriale verso l’lettrificazione e maggiore efficienza”, ha aggiunto il manager.
L’IMPORTANZA DI CATANIA
Catania è da tempo per Stm un sito importante per l’nnovazione in quanto ospita il più grande centro di Ricerca e Sviluppo e produzione per il SiC e contribuisce con successo allo sviluppo di nuove soluzioni per produrre dispositivi in SiC in quantità maggiori e qualità migliore. Con un ecosistema consolidato nell´elettronica di potenza, che include una proficua collaborazione a lungo termine tra Stm e diversi stakeholder (l’Università, il Cnr e aziende coinvolte nella produzione di apparecchiature e prodotti) oltre a una vasta rete di fornitori, questo investimento rafforzerà il ruolo di Catania come centro di competenza globale nella tecnologia del carburo di silicio e per nuove opportunità di crescita, si legge nella nota della società.
LA SODDISFAZIONE DI GIORGETTI
Il via libera europeo “è una bellissima notizia”, ha dichiarato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, rivendicando “attenzione e massima discrezione” dedicate dal Mise al processo. Questo “va nella direzione auspicata dell’indipendenza italiana ed europea nel settore della microelettronica, obiettivo a cui il Mise ha lavorato con altre iniziative, dall’Ipci microelettronica 2, ai contratti di sviluppo e agli accordi di innovazione per il settore”, ha aggiunto il numero due della Lega. “Oggi vediamo i primi frutti di questo lavoro e sono contento che accada prima di lasciare questo appassionante ministero. È un primo fondamentale passo verso un progetto, auspico, ancora più grande e importante che ha la finalità di dare sovranità tecnologica all’Italia”, conclude la nota.