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Leonardo corre nei primi nove mesi. L’utile sfiora i 400 milioni

Il gruppo di Piazza Monte Grappa chiude il periodo tra gennaio e settembre con ricavi per 9,9 miliardi e ordini per oltre 11 miliardi, in crescita del 26,8%. Confermata la solidità del business

Leonardo spicca il volo con i conti dei primi nove mesi dell’anno. Il gruppo dell’aerospazio ha infatti chiuso il periodo tra gennaio e settembre con un utile netto ordinario in crescita del 69%, a 387 milioni di euro mentre è stata rivista al rialzo la guidance sugli ordini, da 15 a 16 miliardi. I ricavi sono risultati pari a 9,9 miliardi di euro in rialzo del 4%, mentre l’Ebita è salito a 619 milioni di euro, con un aumento del 9%. Bene anche l’Ebit pari a 552 milioni di euro, mentre il risultato netto si è attestato a 662 milioni di euro, riflettendo la plusvalenza realizzata con le cessioni dei business Global Enterprise Solutions e Advanced Acoustic Concepts di Leonardo Drs.

Unico neo, l’indebitamento netto, pari a 4,3 miliardi di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre scorso, quando era risultato di 3,1 miliardi. Ma le buone notizie arrivano anche dal fronte del portafoglio ordini, con questi ultimi pari a 11,7 miliardi, in crescita (+26,8%) rispetto ai primi nove mesi del 2021. L’intero portafoglio raggiunge così quota 37,3 miliardi e assicura una copertura in termini di produzione pari a circa 2,5 anni.  Non è tutto. Per quanto riguarda le guidance, previsto un incremento degli ordini da 15 miliardi a oltre 16 miliardi, prevalentemente per effetto del contratto AW149 Polonia finalizzato nel terzo trimestre 2022.

Il ceo di Piazza Monte Grappa, Alessandro Profumo, ha parlato apertamente di risultati “che confermano la solidità del business attuale e prospettica, con ordini in crescita del 26,8% e con un portafoglio pari a 2,5 anni di produzione equivalente. Il business difesa/governativo si conferma solido, con crescenti opportunità nazionali e internazionali”. Più nel dettaglio, “per le Aerostrutture intravediamo una graduale ripresa. Al contempo l’azienda sta gestendo gli effetti derivanti dalle pressioni dell’inflazione, della catena di fornitura e delle altre sfide dell’attuale scenario esterno. L’ottimo momento commerciale ci consente di cogliere opportunità i cui effetti si protrarranno nel corso del 2022”.

Sul fronte obbligazionario, l’ex Finmeccanica ha annunciato il riscatto integrale delle proprie obbligazioni “7.375% Notes due 2039” (le “Obbligazioni 2039”), il cui valore nominale in circolazione è pari a 123.626.000 di dollari, e “6.25% Notes due 2040” (le “Obbligazioni 2040” e, congiuntamente alle Obbligazioni 2039, le “Obbligazioni”), il cui valore nominale in circolazione è pari a 181.457.000 di dollari. Tutto questo cosa comporta?

“Attraverso il riscatto integrale delle nostre obbligazioni emesse negli Stati Uniti”, ha spiegato lo stesso Profumo, “stiamo utilizzando risorse provenienti dalla riorganizzazione societaria, di business e finanziaria condotta negli Usa per ottimizzare la nostra posizione debitoria, sfruttando le attuali opportunità di mercato derivanti dal più alto livello di tassi di interesse negli Stati Uniti e ripagando gli strumenti finanziari più onerosi presenti nel nostro portafoglio, con interessi passivi pari a 20 milioni di dollari l’anno fino al 2039-2040. Continueremo inoltre a valutare eventuali ulteriori opportunità”.

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