Dai contraccolpi delle sanzioni alla Russia agli effetti delle misure protezionistiche statunitensi, il presidente francese si è fatto alfiere di un buy European. Ma la questione è delicata e l’importante è impedire che il fronte occidentale si spacchi all’interno favorendo i rivali
Il presidente francese, Emmanuel Macron, si recherà nel pomeriggio a Washington per incontrare Joe Biden. Solo un anno fa l’ambasciatore francese era stato richiamato in patria, in seguito al cosiddetto “caso Aukus”, ovvero la cancellazione della vendita di sottomarini francesi all’Australia, che preferì siglare un intesa con Stati Uniti e Regno Unito (da cui l’acronimo Aukus).
Macron potrà godere di un primato, ovvero il fatto che dalla sua ultima visita ufficiale nel 2018, nessun altro leader europeo è stato ricevuto alla Casa Bianca con la modalità della visita di Stato, la più alta possibile. Fanno parte della delegazione francese in visita alla Casa Bianca, oltre a Macron e il ministro delle finanze Bruno Le Maire, i ministri delle Forze Armate Sebatien Lecornu e degli Esteri Catherine Colonna e rappresentanti dei due colossi energetici dell’Esagono TotalEnergies e Edf.
Tuttavia, al di là dei convenevoli, la situazione è piuttosto tesa. Il presidente francese è stato il primo tra gli europei a far notare che il Vecchio Continente sta scontando gli effetti collaterali delle sanzioni alla Russia, per esempio pagando l’altissimo prezzo sul gas importato dagli Stati Uniti. Oltre a puntare il dito contro le politiche protezionistiche statunitensi, esemplificate dall’Inflation Reduction Act.
Macron era stato molto duro su quel pacchetto di sovvenzioni, che vanno a favorire in particolare l’automotive nell’intera area nordamericana, compresi quindi anche Canada e Messico, mentre l’industria nostrana viene lasciata fuori. Da diverse settimane, l’inquilino dell’Eliseo e il suo ministro delle finanze Le Maire insistono sul fatto che la reazione europea debba essere speculare a quella statunitense. Buy European contrapposto al buy American lanciato da Washington.
Come già raccontato su Formiche.net, la missione di Macron è anche quella di convincere Biden a evitare una guerra commerciale con l’Europa, quindi in sostanza a coordinare i pacchetti di sussidi pubblici alle industrie tra gli alleati in maniera che l’intero blocco possa beneficiarne.
Il significato simbolico di questa visita è alto. In un momento geopolitico di transizione, in cui il mondo sembra dividersi sempre di più tra sfera d’influenza statunitense e cinese, è importante che il fronte occidentale non si spacchi al suo interno.