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Più sicurezza e prevenzione. Il protocollo di Enel e Uiltec

La cultura della sicurezza si fa largo in Enel col protocollo triennale firmato dallo stesso Gruppo con Inail e sindacati di settore

“Un’importante intesa tra le parti strutturata su un protocollo, che ha durata triennale, che vuole promuovere la salute e la sicurezza dei lavoratori attraverso uno sviluppo della cultura della prevenzione nel gruppo Enel, realizzando attività per il contenimento, attraverso progetti congiunti, degli infortuni e delle malattie professionali”. Così Andrea Bottaro, segretario nazionale della Uiltec, firmatario del succitato protocollo, per conto della medesima organizzazione sindacale. Un testo firmato ieri sera anche dal direttore generale dell’Inail Andrea Tardiola, dal direttore Italia di Enel, Nicola Lanzetta, e dai rappresentanti degli altri sindacati di settore.

“L’intesa – ha continuato Bottaro – punterà a valorizzare gli studi, le ricerche, le soluzioni e le buone pratiche già sviluppate in precedenti accordi quadro, anche per realizzare interventi di informazione e formazione di specifico interesse per i lavoratori e le lavoratrici del gruppo Enel. Il Progetto si avvarrà di uno specifico Comitato Paritetico costituito allo scopo, che lavorerà in linea con specifici accordi attuativi che verranno stipulati dalle parti”. Di fatto, Enel Italia Spa ha avviato una collaborazione strutturata con l’Inail per realizzare iniziative congiunte volte alla riduzione dei rischi e alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.

L’Inail da tempo sta promuovendo azioni mirate per supportare le aziende e i grandi gruppi destinatari delle risorse del Pnrr, a partire dalla progettazione della fase operativa degli investimenti. Gli ambiti di collaborazione definiti dal protocollo prevedono, in particolare, iniziative di comunicazione e promozione della cultura della prevenzione, la progettazione di programmi di formazione del personale, l’analisi dei modelli di prevenzione e gestione del rischio e dei fattori di rischio correlati al mutato contesto socio-lavorativo post pandemico, e la sperimentazione di soluzioni ad alto tasso di innovazione per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza. Per queste ultime potranno avere un ruolo centrale i progetti di ricerca promossi dall’Istituto nel campo della robotica, della realtà aumentata attraverso la visione immersiva, della sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, dello studio di materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo e dei dispositivi per la prevenzione di infortuni e patologie di origine professionale, come gli esoscheletri collaborativi.

In linea con quanto previsto nello “Statuto della Persona”, firmato da Enel con i sindacati lo scorso 29 marzo, le azioni da sviluppare vedranno la partecipazione delle organizzazioni dei lavoratori, con l’obiettivo di consolidare una diffusa cultura della sicurezza in tutto il perimetro aziendale e nella filiera produttiva coinvolta, nonché di attuare e diffondere buone pratiche e soluzioni all’avanguardia per la tutela della salute e della sicurezza del lavoro. “Occorre agire sulla cultura della sicurezza, sul modello relazionale che ha portato alla sottoscrizione proprio dello ‘Statuto della Persona’ e portando avanti le linee guida della Uil con la campagna ‘Zero morti sul lavoro’ che ha avuto un enorme consenso pubblico”.


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