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Sostenibilità e Pmi. Il piano di Sace per il prossimo triennio

Il gruppo assicurativo-finanziario, controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, alza il velo sul piano industriale 2023-2025. Un Piano industriale che segna un cambio di paradigma che farà leva su quattro direttrici: partendo dalla sostenibilità come strategia, punterà su investimenti in innovazione tecnologica per ascoltare le esigenze delle imprese e in modo più incisivo le PMI, coinvolgendo tutte le persone del Gruppo in una grande squadra Sace

L’impresa italiana al centro del villaggio. Il vento di tempesta della guerra e dell’inflazione non deve fermare il Made in Italy, in tutte le sue forme, pronto a rilanciarsi per nuove sfide e su nuovi mercati. Anche grazie a Sace, il gruppo assicurativo-finanziario controllato dal ministero dell’Economia, che proprio oggi ha alzato il velo sull’ambizioso piano industriale firmato dalla squadra Sace guidata dall’Amministratore Delegato Alessandra Ricci, Insieme 2025, che orienterà le scelte strategiche e il modello di business nel triennio 2023-2025. Con l’altrettanto ambizioso obiettivo di accelerare l’evoluzione di imprese e Sistema Paese verso un paradigma di crescita più sostenibile.

Un impegno per le imprese italiane

“Tempi nuovi e di inedita complessità richiedono modalità nuove di sostegno al tessuto imprenditoriale nazionale. Con questo obiettivo abbiamo scritto Insieme 2025, che guiderà il nostro impegno, al fianco delle imprese, verso una crescita sostenibile che crei valore duraturo per l’Italia”, ha chiarito Filippo Giansante, presidente di Sace.

L’impegno di Sace per le imprese italiane, infatti, si rifletterà a fine 2025 in 111 miliardi di euro di investimenti sostenuti, progetti supportati e liquidità garantita, con un incremento annuo atteso del 5% e un rendimento medio per il Paese sulle risorse allocate nel triennio superiore al 5%. Questi numeri sottolineano da un lato l’ampiezza dell’intervento, che punta a servire 65 mila Pmi nell’arco del piano, dall’altro la sostenibilità e la responsabilità nella gestione di risorse pubbliche.

“Il piano ci pone degli obiettivi sfidanti, ambiziosi e di grande responsabilità, che sentiamo nostri perché frutto della partecipazione e del coinvolgimento dei colleghi del gruppo. Perché tutti noi di Sace siamo convinti che incentivare e sostenere la crescita delle imprese verso orizzonti sostenibili contribuisca al benessere della società”, ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di Sace.

Insieme 2025, anche per l’internazionalizzazione

Naturalmente l’intero piano, come nella tradizione di Sace, guarda all’estero e all’internazionalizzazione delle aziende italiane che vogliono scommettere oltre i confini nazionali. Il sostegno all’export sarà in questo senso rafforzato, tanto che i target della strategia puntano a una crescita nel triennio 2023-2025 di oltre il 30% dei volumi di contratti assicurati e investimenti garantiti in questo ambito, pari a circa 49 miliardi di euro. Un aumento che sarà insieme quantitativo e qualitativo, con l’obiettivo di rafforzare la resistenza del tessuto imprenditoriale italiano agli impatti esogeni, ormai sempre più frequenti e spesso imprevedibili, conflitti e costi delle materie prime inclusi.

In questa direzione, Insieme 2025 “prevede un maggior sostegno alle imprese italiane sia nella diversificazione dei mercati di riferimento, sia nella messa in sicurezza della supply chain. Particolare attenzione è data all’accompagnamento in geografie non tradizionali ma ad elevato potenziale per l’export italiano come, ad esempio, sud-est Asiatico, America Latina e Africa Sub-Sahariana e al sostegno a settori innovativi e sostenibili. Altro focus importante è posto nel supporto alle filiere italiane, per migliorare il posizionamento nelle catene di fornitura dei grandi contractor internazionali, anche in una logica di re-shoring e near-shoring“, si legge nel comunicato diffuso da Sace relativo al piano.

Altro pilastro, la sostenibilità e la transizione. Il supporto alla competitività e alla crescita sostenibile nel mercato domestico, infatti, sarà consolidato grazie a oltre 60 miliardi di euro garantiti in questo ambito, sostenendo investimenti in settori ad alto impatto per l’economia italiana e progetti connessi alla transizione green di imprese e Paese, con l’obiettivo di massimizzare i benefici per il sistema-Paese. In questa logica, particolare attenzione è rivolta infatti agli investimenti in settori ad alta trazione per lo sviluppo dell’economia e a settori innovativi che consentiranno alle imprese e all’Italia un salto di qualità a livello tecnologico e nell’ammodernamento dei sistemi produttivi.

Le prospettive future 

Alessandra Ricci, alla guida della società di piazza Poli dal maggio 2022, ha inoltre focalizzato le sue considerazioni su come immagina l’evoluzione di Sace al termine del triennio: “Immaginiamo e realizzeremo un gruppo riconosciuto in Italia e all’estero per il suo impatto concreto allo sviluppo sostenibile non solo delle imprese italiane, ma anche dei mercati in cui opera. E raggiungeremo tutto questo grazie a una squadra unita, ricca di talento e competenze, alla ricerca di un’innovazione continua a supporto del Paese, insieme all’ascolto e al dialogo costante con le aziende, di cui vogliamo essere i partner indispensabili”.

Parte fondamentale del Piano è, infatti, di rendere coerenti la cultura aziendale e i comportamenti interni con gli obiettivi di sostenibilità. Orgoglio, spirito di servizio e valore del fare insieme sono stati identificati come gli elementi chiave che renderanno possibile la transizione verso la Sace del futuro: una squadra unita, guidata da un nuovo modello di valori ego-less, in cui il contributo dei singoli professionisti confluirà e sarà valorizzato in un grande progetto comune di servizio al Paese da realizzare con responsabilità, coraggio, competenza e passione in un ambiente dinamico, fondato su una  skill-driven organization, formativo e innovativo.

 

 


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