Dall’avvocato che lo ha difeso durante la causa per l’acquisizione, al wealth manager che ne amministra la fortuna personale, all’ex collega di PayPal. Elon Musk ha piazzato ai vertici di Twitter un circolo di accoliti di cui si fida. E che ora devono convincere i vari attori coinvolti a non preoccuparsi eccessivamente
Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo (duecento miliardi di dollari secondo Bloomberg), ha completato lo scorso mese l’acquisizione di Twitter. Formiche.net ha già riportato le voci e gli allarmismi che si sono susseguiti nelle scorse settimane riguardo i licenziamenti di massa, la ridefinizione dei contenuti della piattaforma, le nuove policy di verifica a pagamento, e le preoccupazioni degli inserzionisti (e non solo) su come Musk gestirà la piattaforma.
Oggi, riprendendo un articolo del Washington Post, facciamo chiarezza su chi siano i personaggi del cerchio magico di Musk, che gestiscono di fatto la compagnia dopo il licenziamento di quasi tutti i top managers precedenti.
A cominciare dallo stesso Musk, ora ufficialmente il chief executive officer. Il miliardario si fa chiamare “Chief Twit” e starebbe utilizzando lo stesso stile manageriale da lui applicato in Tesla e SpaceX: in una parola, micromanaging. Uno stile di gestione molto diretto in cui si fa carico del controllo dei singoli progetti, un po’ come quando dormiva nella fabbrica di Tesla per assicurarsi che i lavori procedessero come previsto.
Investitore tech, podcaster e collaboratore di lunga data di Musk, Jason Calacanis è stato al centro della diatriba sulla causa legale per l’acquisizione di Twitter. Diverse sue conversazioni con il miliardario furono allora rese pubbliche.
Calacanis ha proposto al nuovo proprietario di modificare la modalità lavorativa della compagnia, introducendo l’obbligo di stare in ufficio almeno due giorni alla settimana, il che ridurrebbe l’organico del venti per cento tramite “licenziamenti volontari”, a suo parere. Ufficialmente, Calacanis è software engineer, ma ha più volte fatto notare a Musk come il suo sogno sia diventare amministratore delegato di Twitter.
Jared Birchall è uno dei consiglieri più vicini a Elon Musk. Precedentemente wealth manager presso Morgan Stanley, Birchall è dal 2016 l’amministratore della fortuna personale di Musk, oltre a ricoprire gli incarichi di Ceo e direttore rispettivamente delle due società tech Neuralink e Boring Company. Secondo Bloomberg, Birchall è il “faccendiere” del multimiliardario, incaricato tra le altre cose della compravendita delle sue case e del reclutamento del personale di sicurezza, e giocherà il ruolo di stratega dentro Twitter.
Alex Spiro è un avvocato dello studio legale Quinn Emanuel di New York. Ha acquisito sempre più importanza nel circolo di Musk negli ultimi anni, soprattutto da quando lo ha aiutato a vincere la causa per diffamazione contro un addetto della squadra di soccorso, insultato da Musk per le operazioni di salvataggio di una squadra di calcio intrappolata in una grotta in Thailandia.
Spiro ha anche rappresentato una serie di atleti e musicisti famosi, tra cui un caso di omicidio in cui fu convolto Aaron Hernandez. Ha giocato anche un ruolo importante nella causa, poi persa da Musk, sull’acquisto di Twitter. Spiro oggi è a capo degli affari legali, del marketing e delle relazioni con il governo di Twitter, oltre a essere coinvolto nel piano di licenziamenti di questi giorni.
David Sacks ha lavorato con Musk già dagli inizi degli anni duemila, quando erano entrambi in PayPal. Con la vendita dell’azienda fecero entrambi un mucchio di soldi e Sacks investì in una serie di start up vincenti tra cui Airbnb, Facebook e Uber.
È diventato negli anni una figura mediatica di rilievo nel mondo politico conservatore, oltre ad essere un donatore per il Partito Repubblicano. A settembre fece particolare clamore un suo articolo a favore dei referendum indetti dalla Russia nei territori occupati dell’Ucraina. Idea poi ripresa da Musk stesso. Sacks è ufficialmente staff software engineer per Twitter.
Sriram Krishnan è l’unica persona che abbia già lavorato in Twitter che Musk abbia voluto nella sua squadra. Non è chiaro cosa faccia esattamente, ma ha lavorato come product developer presso Facebook, Snapchat e Twitter (dal 2017 al 2019). Krishnan è la mano che guida gli investimenti in criptovalute del venture capital Andreessen Horowitz, peso massimo della Silicon Valley, che ha investito quattrocento milioni di dollari nell’acquisizione di Twitter da parte di Musk.