Il proprietario di X ha minacciato di riattivare alcuni account eliminati per aver diffuso materiale relativo all’assalto del Parlamento di un anno fa, andando contro il il giudice del Tribunale supremo federale, Alexandre de Moraes. Lo fa in nome del free speech, ma la piattaforma rischia di essere spenta in tutto il Paese. E Bolsonaro sfrutta l’occasione per il suo tornaconto
Europee 2024, così Bruxelles impugna il Dsa contro la disinformazione
La Commissione europea sta esortando le piattaforme digitali ad alzare l’asticella nella lotta contro la disinformazione sotto l’egida del Digital Services Act. Nel mentre, quelle che hanno aderito al Codice di condotta sulla disinformazione pubblicano i risultati delle loro analisi. Verso lo stress test
Qualcosa non va: da quando c'è Musk, X è crollato
Un’analisi di Fidelity evidenzia che, dall’acquisto del tycoon, la piattaforma ha perso il 71,5% del suo valore. Se il deal era stato raggiunto alla cifra di 44 miliardi di dollari, oggi vale 12,5 miliardi. Il motivo sembrerebbe insito nella rivoluzione apportata dall’imprenditore, che deve ricalibrare la sua strategia
L'Ue testa il Dsa su Elon Musk. Ecco come
Per la prima volta, il nuovo regolamento trova la sua applicazione. Al social network del tycoon vengono contestate diverse accuse, tra cui la (poca) moderazione dei contenuti pubblicati e i mancati obblighi di trasparenza sulla pubblicità. Un motivo ulteriore di scontro tra l’imprenditore e Bruxelles
Cosa manca all’Ue nella lotta alle fake news. Report Carnegie
È impossibile mappare la disinformazione online senza una visione complessiva dei dati, che devono essere armonizzati e interpretati. A più di un anno da quando le piattaforme hanno aderito al Codice di condotta Ue e amplificato gli sforzi per la trasparenza, l’ultimo rapporto del Carnegie illustra lo stato dell’arte e spiega come tappare i buchi
Musk placa le paure dell'Ue sulla disinformazione, ma Bruxelles richiama anche Meta e TikTok
Il commissario europeo al Mercato interno Thierry Breton ha ricevuto la risposta che attendeva dall’azienda del tycoon. “Non c’è posto su X per organizzazioni terroristiche”. Chiuso, forse, questo capitolo, l’Europa è pronta ad aprirne un altro con Zuckerberg e Zi Chew
Fake news su X. Breton avverte Musk poi si rifugia su Bluesky
Il commissario europeo al Mercato interno ha inviato una lettera al tycoon per chiedergli risposte in merito alla disinformazione che hanno invaso il social sul conflitto in corso tra Hamas e Israele. Anche lo stesso imprenditore ha contribuito, rilanciando profili notoriamente fuorvianti. Motivo ulteriore che ha spinto il francese a scappare sull’altra piattaforma
Il meme su Zelensky spiega molto di come Musk polarizza X
Il tycoon ha pubblicato un’immagine per sbeffeggiare il presidente ucraino. Ma è davvero così? Più che voler esprimere la sua opinione, quello che sembrerebbe fare l’imprenditore è pensare alle sue aziende: laddove c’è divisione, lui la amplifica. E non è un bene
Satelliti ma non solo, così Musk ha aiutato Putin
Nella biografia scritta da Isaacson emerge come l’imprenditore abbia ordinato lo scorso anno di disattivare la rete Starlink vicino alla costa della Crimea per ostacolare un attacco di droni ucraini contro navi da guerra russe. Lui conferma e fornisce nuovi elementi alla discussione su ruolo e peso dei privati nella difesa. E un recente report Ue evidenzia il ruolo di Twitter/X nell’alimentare la propaganda di Mosca
Twitter, Threads, Instagram e lo zampino di Jack Dorsey
Tra persone che si sono rivelate diverse da quel che credeva (Kevin Systrom e Elon Musk) e strumenti lasciati incustoditi (sistema open space), il fondatore di Twitter ha contribuito suo malgrado alla nascita del nuovo social di Mark Zuckerberg