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Una casa europea per i liberali italiani. L’auspicio di Cangini

Le elezioni europee del 2024 saranno un banco di prova. La crisi, di identità e politica, di Forza Italia e del Pd potrebbe mettere in moto una slavina destinata a riqualificare l’offerta politica nazionale e ad alloggiare i liberali italiani nella casa politica europea che più gli è consona. L’Alde, il gruppo liberale dell’Europarlamento

Tra le tante anomalie italiane, ce n’è una poco notata: siamo l’unico Paese europeo a non avere eletti nell’Alde, il gruppo liberale dell’Europarlamento.

È così da decenni, perché da decenni la cultura liberale in Italia è rimasta schiacciata dalla cultura democristiana e da quella socialdemocratica post comunista. Due “chiese” alle quali i liberali italiani hanno finito per associarsi pur di esistere, rassegnandosi ad approdare a Bruxelles nel Ppe piuttosto che nel Pse, due contenitori politici sempre più eterogenei e datati. Un’anomalia in Italia, un’anomalia in Europa.

Ebbene, tutto lascia credere che quest’anomalia verrà presto sanata. Se n’è avuta conferma lo scorso giovedì in occasione delle celebrazioni, in sala Zuccari al Senato, dei sessant’anni di attività culturale e scientifica della Fondazione dedicata al più autorevole dei liberali italiani: Luigi Einaudi. È stato un coro. Dal presidente dell’Alde, Ilhan Kyuchyuk, alla presidente dell’Internazionale liberale, Hakima El Haitè, al leader di Italia Viva, Matteo Renzi in rappresentanza del Terzo Polo, al presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Giuseppe Benedetto, fino al Segretario generale della Fondazione, il sottoscritto, non c’è stato intervento che non abbia rimarcato l’incongruità di tale anomalia e manifestato l’intenzione di sanarla al più presto.

Le elezioni europee del 2024 saranno un banco di prova. La crisi, di identità e politica, di Forza Italia e del Pd potrebbe mettere in moto una slavina destinata a riqualificare l’offerta politica nazionale e ad alloggiare i liberali italiani nella casa politica europea che più gli è consona. L’Alde.

I tempi cambiano. Siamo all’inizio di un ciclo politico nuovo in Italia e in Europa. Il brand liberale ed einaudiano vanta oggi un’inedita centralità sia culturale sia politica: tutto il resto ne consegue…


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