Con l’invasione russa in Ucraina ancora in corso e la crescente assertività cinese, c’è una “forte determinazione transatlantica comune nel difendere la libertà, la democrazia e i diritti umani in tutto il mondo”, hanno spiegato i due diplomatici. “Preoccupazione” per le “provocazioni” di Pechino su Taiwan
Con l’invasione russa in Ucraina ancora in corso e la crescente assertività cinese, “gli Stati Uniti e l’Unione europea non sono mai stati così allineati sulle prospettive strategiche” e condividono una “forte determinazione transatlantica comune nel difendere la libertà, la democrazia e i diritti umani in tutto il mondo”. È quanto hanno dichiarato Wendy Sherman (che la prossima settimana sarà in Italia) e Stefano Sannino, rispettivamente vicesegretaria di Stato degli Stati Uniti e segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna, al termine de quarto incontro di alto livello del Dialogo Stati Uniti–Unione europea sulla Cina e il terzo incontro delle Consultazioni di alto livello Stati Uniti-Unione europea sull’Indo-Pacifico. I due hanno inoltre sottolineato “il loro costante impegno a intraprendere ulteriori azioni coordinate per affrontare le attuali sfide globali”.
LA CINA
Nella nota congiunta i due diplomatici hanno espresso la volontà di impegnarsi con la Cina “su aree di interesse comune, da ambiente e clima a salute e sicurezza alimentare” ma hanno anche sottolineato “l’importanza della diversificazione economica e di catene di approvvigionamento resilienti”. Inoltre, hanno ribadito la “particolare preoccupazione e l’opposizione alla recente e continua coercizione economica della Cina sulle economie internazionali e si sono impegnati ad approfondire gli sforzi per identificare e mitigare le vulnerabilità”.
IL DOSSIER UCRAINA
I due hanno discusso dei recenti sforzi “condividi” per fare pressione sulla Cina affinché spinga la Russia a porre fine all’invasione dell’Ucraina. Ma, a dimostrazione delle ambiguità cinesi sul conflitto, hanno anche “espresso preoccupazione per la ripetuta e continua manipolazione delle informazioni da parte della Cina, compresa l’amplificazione della disinformazione a favore del Cremlino” sull’invasione.
LA QUESTIONE TAIWAN
I due vertici delle macchine diplomatiche di Stati Uniti e Unione europea hanno espresso “preoccupazione” anche per “le provocazioni della Cina che aumentano il rischio di crisi” nello Stretto di Taiwan, sottolineato poi l’importanza di “mantenere la pace e la stabilità” nell’area, l’impegno “a mantenere lo status” e “l’opposizione a qualsiasi azione unilaterale che lo comprometta”. Preoccupazione emersa, ancora una volta, per la situazione dei diritti umani in Cina, nello Xinjiang, in Tibet, in Mongolia e a Hong Kong.
L’INDO-PACIFICO
Sherman e Sannino hanno parlato di Indo-Pacifico e dell’importanza che questa regione sia “libera e aperta, sulla base dello stato di diritto e della tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. Per renderlo possibile è necessario rafforzare la cooperazione con i partner regionale sulla base di questi valori e del multilateralismo. Hanno discusso di come migliorare la connettività regionale tramite i progetti transatlantici alternativi alla Via della Seta (il Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali e il Global Gateway) e della centralità dell’Asean. Nella prima metà del 2023 si terrà un’esercitazione navale congiunta Stati Uniti-Unione europea a dimostrazione della volontà di coordinamento e lavoro complementare per la sicurezza marittima regionale.
IL CONTESTO
È il momento è cruciale. Come hanno dimostrato i bilaterali a margine del G20 di Bali, in Indonesia, a iniziare da quello tra il presidente statunitense Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping, questa fase è segnata dalla ripresa del dialogo tra Stati Uniti e Cina per “gestire la competizione”. E poco altro,, alla luce delle distanze su dossier fondamentali come Taiwan. Sembra un’occasione proficua per un rilancio dei rapporti tra Stati Uniti e Unione europea. Oltre al coordinamento strategico, però, serve quello economico su temi cruciali della sfida con la Cina che verrano discussi lunedì in occasione della terza riunione del Trade and Technology Council. Ma come evidenziato dagli analisti del Dentons Global Advisors/Asg, un’organizzazione di consulenza strategica, l’evento potrebbe essere messo in ombra dalla diatriba commerciale, nonché dagli approcci differenti in materia di politica industriale e controlli sulle esportazioni – cruciali per contenere il rivale cinese.