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Tra Italia e Algeria al lavoro (anche) la diplomazia militare

Algeri ha annunciato che l’esercitazione congiunta con Mosca non si è tenuta. Un segnale all’Occidente alla luce della guerra in Ucraina e delle strategie energetiche. In questo contesto si sono svolti i lavori del 13° Comitato bilaterale Italia-Algeria

La delegazione algerina a Rome Med 2022 è di alto livello: ci sono i ministri Ramtane Lamamra (Esteri), Mohamed Arkab (Energia e miniere) e Yacine El-Mahdi Oualid (Economia della conoscenza e startup). Il viaggio in Italia arriva dopo che martedì il ministero della Difesa algerino ha affermato che le esercitazioni militari congiunte antiterrorismo con la Russia che, secondo alcune ricostruzioni di stampa (anche russa) si sarebbero tenute a novembre al confine con il Marocco, non hanno avuto luogo.

Potrebbe essere un segnale importante agli Stati Uniti e ai loro alleati, alla luce dei timori occidentali per il rapporto dell’Algeria con la Russia, suo principale fornitore militare, visto anche che alcuni Paesi (Italia in testa) si sono rivolti ad Algeri per diversificare le proprie fonti energetiche dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Soltanto a ottobre la Marina algerina aveva condotto esercitazioni congiunte con quella russa nel Mediterraneo durate nove giorni.

È in questo contesto che potrebbe esserci (ancor più) spazio per l’Italia, apprezzata per il fatto che fa leva sulla diplomazia militare per parlare anche di sviluppo, sicurezza energetica e relazioni internazionali.

Mercoledì sorso (30 novembre) si sono tenuti i lavori del 13° Comitato bilaterale Italia-Algeria, svoltisi a Palazzo Guidoni, sede del Segretariato generale della difesa e direzione nazionale degli armamenti, proseguiti giovedì (1° dicembre) con una visita al sito produttivo Leonardo di Vergiate (Varese).

Come spiega una nota di Segredifesa, l’attività è stata co-presieduta dal generale di corpo d’armato Luciano Portolano, segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, e dal generale Mohamed Salah Benbicha, segretario generale del ministero della Difesa algerina. L’incontro, si legge ancora, si è svolto in un clima di mutua soddisfazione e condivisione di intenti, affrontando temi relativi alla cooperazione nel campo dei materiali e degli equipaggiamenti, con riferimento anche allo sviluppo dei rispettivi comparti industriali della difesa. Tutte le attività concordate nell’ambito delle precedenti bilaterali sono state completate grazie al continuo lavoro dei working group bilaterali e alla collaborazione delle industrie italiane del settore, quali, ad esempio, Fincantieri, Leonardo, Mbda Italia, Elettronica e Rheinmetall Italia, spiegano ancora la nota.

Il generale Portolano ha rimarcato l’importanza del Paese nordafricano quale partner strategico nel fianco sud dell’Europa e della Nato, anche alla luce delle attuali dinamiche internazionali che si inseriscono in un quadro generale contraddistinto da sfide e minacce legate all’invasione russa dell’Ucraina, alla crisi energetica e finanziaria, ai flussi migratori e ai cambiamenti climatici. A seguire, il generale ha sottolineato il ruolo svolto dall’Algeria nell’area del Mediterraneo al fine di rafforzare la pace e la stabilità nella regione, e come Italia e Algeria siano legate da solidi rapporti di amicizia e da una importante collaborazione bilaterale in molti campi, tra cui quello della Difesa.

La delegazione algerina, recita ancora la nota, ha rinnovato i sentimenti di stima e amicizia nei confronti dell’Italia, considerata come un importante partner di riferimento, dal punto di vista degli equipaggiamenti militari, sia per l’elevata affidabilità dei prodotti italiani sia per la disponibilità delle industrie italiane ad avviare collaborazioni che prevedano la cooperazione mediante l’interscambio, il trasferimento di tecnologie e la formazione di equipaggi, di personale tecnico e delle maestranze in Algeria.

Particolare attenzione è stata posta sugli impegni assunti dalla parte algerina con la società Leonardo circa la finalizzazione degli accordi di base, tra i quali l’importante ordine dei primi sette elicotteri AW-139. Entrambe le parti hanno fortemente auspicato di formalizzare questa parte entro il primo semestre del 2023. Il colloquio ha poi toccato il potenziale accordo di collaborazione tra Fincantieri e il cantiere algerino Ecrn di Mers el Ke’bir (Orano), finalizzato allo sviluppo di un potenziale programma congiunto di costruzione navale, che consentirebbe alla parte algerina l’acquisizione di know-how, tecnico e manageriale. Successivamente la delegazione algerina ha dato voce al forte interesse nazionale per il Nuovo elicottero da esplorazione e Scorta (Nees) AW-249, prodotto da Leonardo.

L’incontro si è concluso con l’impegno delle parti di proseguire nella cooperazione, fissando tra gli obiettivi per il 2023 una serie di incontri tesi a incrementare l’interscambio e la cooperazione tra i due Paesi.

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