Lanciato con successo Mtg-I1 il primo satellite della terza generazione di satelliti Meteosat. Grazie alle nuove tecnologie e al primo “cacciatore di fulmini” europeo si vogliono migliorare le previsioni meteorologiche e la tempestività nell’intervenire in caso di calamità. È molta l’Italia a bordo
In orbita un nuovo alleato per il monitoraggio climatico. Un lanciatore Ariane 5 è decollato con successo dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese, con a bordo il satellite meteorologico Mtg-I1 prodotto dalla joint venture Thales Alenia Space, insieme ai satelliti per le comunicazioni Galaxy 35 e Galaxy 36, prodotti da Maxar per l’operatore Intelsat. Mtg-I1 (dove la I sta per Imager) farà da vero e proprio apripista al nuovo programma Meteosat di terza generazione, frutto della partnership tra l’Agenzia spaziale europea (Esa) ed Eumetsat, che mira a migliorare notevolmente le previsioni meteo nel continente europeo e africano così come il rilevamento tempestivo e la previsione di eventi atmosferici violenti. “Dopo oltre un decennio di stretta collaborazione e di intenso lavoro da parte di tutti i soggetti coinvolti, vedere il primo dei satelliti MTG-I alzarsi in cielo rappresenta per me un’esperienza incredibile”, ha commentato il responsabile del programma Meteosat dell’Esa, Paul Blythe. Alle sue parole fanno eco quelle di Simonetta Cheli, direttrice dei programmi di osservazione della Terra dell’Esa, che si è detta “estremamente orgogliosa di assistere all’inizio di una nuova era della meteorologia satellitare”.
Programma Mtg
Pensato come successore del programma Meteosat di seconda generazione, i nuovi sei satelliti della terza generazione si preparano a garantire continuità nel monitoraggio meteorologico ad alta risoluzione per i prossimi vent’anni. Questi nuovi satelliti, realizzati da Thales Alenia Space in collaborazione con Ohb grazie anche al contributo di un largo consorzio di industrie europee, opereranno in orbita geostazionaria e avranno una vita operativa superiore agli otto anni. Mentre spetterà a Eumetsat sviluppare i sistemi di terra e mettere i dati a disposizione degli utenti. Le tecnologie innovative a bordo offriranno notevoli migliorie in termini di performance rispetto alla generazione precedente offrendo anche un servizio fino ad oggi ancora inedito per il Vecchio continente: acquisiranno immagini di fulmini pressoché in tempo reale. “Meteosat third generation è una storia di successo a livello europeo. Lo scopo di questo investimento multimiliardario è quello di fornire ai servizi meteorologici una quantità nettamente maggiore di dati più precisi che consentiranno di proteggere vite umane, beni e infrastrutture”, ha spiegato il direttore generale di Eumetsat, Phil Evans.
Mtg-I1 aprirà un nuovo capitolo della meteorologia satellitare
Non appena 35 minuti dopo il lancio, Mtg-I1 si è separato da Ariane 5 a circa 250 chilometri da terra, per poi iniziare a orbitare intorno al nostro pianeta. In circa cinque giorni grazie a una serie di combustioni raggiungerà infine la sua posizione operativa definitiva: copra la Costa d’Avorio a zero gradi di longitudine. I dati resi disponibili da Mtg-I1 saranno utili per una vasta gamma di applicazioni, dall’aiutare gli equipaggi aerei a evitare tempeste, al migliorare la tempestività nel prevedere catastrofi climatiche come le inondazioni, fino al supportare i vigili del fuoco a tracciare gli incendi. A contraddistinguere il satellite saranno soprattutto le immagini prodotte da due tecnologie-chiave: il “Flexible combined imager” (Fci) e il primo “lightning imager” (Li) europeo. Il primo migliorerà l’affidabilità delle previsioni meteo e riuscirà a fornire un’immagine completa del nostro pianeta ogni 10 minuti, abbattendo di ben 5 minuti la seconda generazione, e una dell’Europa ogni 2,5 minuti. Mentre il secondo, sviluppato da Leonardo, soprannominato “cacciatore di fulmini”, rappresenta ad oggi un unicum in Europa perché riesce a rilevare flash di lampi in ogni possibile scenario, anche di giorno. Tale sistema monitorerà costantemente più dell’80% del nostro pianeta alla ricerca di scariche di fulmini, che si verificano tra le nuvole o tra le nuvole e il suolo.
Ultimo volo dell’anno per Ariane 5
Giunto al suo ultimo volo dell’anno, il lancio ha registrato la seconda migliore prestazione per l’Ariane 5 – programma dell’Esa realizzato in collaborazione con il comparto industriale e le istituzioni, grazie al contributo di 12 Stati partner europei – ed è stato adattato per la terza volta nella sua vita per trasportare tre satelliti sotto la sua carenatura. Ad ora rimarranno solo più due Ariane 5 da lanciare, prima che subentri l’Ariane 6 gestito da ArianeGroup. “Per il suo ultimo volo dell’anno, Ariane 5 ha dimostrato ancora una volta la sua potenza e competitività, con una nuova performance di quasi 11 tonnellate in orbita geostazionaria, nonché la sua adattabilità alle esigenze dei clienti”, ha commentato André-Hubert Roussel, amministratore delegato di ArianeGroup.