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Soldati ucraini addestrati dall’Italia? Secca smentita di Crosetto a Lavrov

Il ministro respinge le dichiarazioni di Mosca e spiega: “L’aiuto che stiamo dando in questi giorni serve a difendere le infrastrutture civili ucraine dagli attacchi che stanno facendo sì che l’inverno per loro sia drammatico”

“Non abbiamo addestrato nessun soldato ucraino in Italia. Abbiamo mandato quattro italiani nel centro di addestramento europeo in Germania”. È la risposta di Guido Crosetto, ministro della Difesa, ospite di “Mattino Cinque News” su Canale 5, alle dichiarazioni di ieri di Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo. “L’aiuto che stiamo dando in questi giorni serve a difendere le infrastrutture civili ucraine dagli attacchi che stanno facendo sì che l’inverno per loro sia drammatico”, ha aggiunto Crosetto. “L’idea della strategia russa è spostare milioni di ucraini dal loro Paese verso l’Europa per scappare dall’inverno che arriva”, ha aggiunto.

L’addestramento militare degli ucraini “avviene anche nei territori dei Paesi della Nato, come nel Regno Unito, in Germania e in Italia”, aveva sostenuto il fedelissimo di Vladimir Putin in una pirotecnica conferenza stampa: “Oltre all’addestramento sul loro territorio centinaia di istruttori occidentali lavorano direttamente sul terreno, mostrando agli ucraini come sparare con le armi fornite”. Già ieri la Difesa italiana aveva precisato “di non aver compiuto alcun addestramento in Italia” in favore dei soldati ucraini sul territorio nazionale. Sono stati inviati “solo 4 membri delle Forze armate in Germania nell’ambito del gruppo europeo di addestramento che, in questo momento, sta pianificando i possibili cicli addestrativi da svolgersi in futuro”, si leggeva in una nota.

C’è la possibilità di pace tra Russia e Ucraina in tempi brevi? La soluzione e la pace arriveranno quando la Russia capirà che l’idea di invadere un altro Stato è fallito, ha dichiarato Crosetto. “Ogni giorno si lavora per avviare un tavolo di pace fra Russia e Ucraina e ogni giorno auspichiamo che la guerra finisca”.

“La Nato non è parte del conflitto. Non saremo trascinati nella guerra di Putin”, aveva dichiarato ieri Jens Stoltenberg, segretario generale dell’Alleanza replicando al ministro degli Esteri russo.

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