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Italia-Usa, partnership basata sui valori. Il messaggio di Wendy Sherman a Roma

È fondamentale continuare a sostenere l’Ucraina “per lasciare a voi un futuro” di democrazia, ha detto la numero due della diplomazia americana rivolgendosi agli studenti della Luiss

Quella tra Italia e Stati Uniti è “una partnership fondamentale” che ha alla sua base una comunanza di “valori” e l’impegno a difenderli, anche davanti all’invasione russa dell’Ucraina, “i nostri valori, i nostri stessi valori”. Ripete la parola “valori” tre volte, ogni volta con più enfasi, Wendy Sherman, vicesegretaria di Stato americana, parlando con gli studenti della Luiss. Valori condivisi che sono al centro dell’agenda dell’amministrazione Biden, che si tratta di Europa (e quindi di Russia) o di Indo-Pacifico (e quindi di Cina). E che sono stati anche al centro dei dialoghi di alto livello su Cina e Indo-Pacifico della scorsa settimana con Stefano Sannino, segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna.

L’invasione russa dell’Ucraina ha spinto “le nostre nazioni” a “difendere la democrazia, la sovranità, la libertà, la diplomazia”, ha spiegato la numero due della diplomazia statunitense nel suo intervento iniziale. I leader, “compresa Giorgia Meloni”, presidente del Consiglio italiano, hanno dimostrato “unità” in questi mesi e ciò “deve continuare” anche durante questo difficile inverno, “se vogliamo lasciare a voi un futuro”, ha continuato rivolgendosi agli studenti.

Parlando della guerra in Ucraina la vicesegretaria Sherman ha sottolineato due aspetti, tra gli altri: “Badate bene”, ha avvertito, “la via più facile per la pace è che la persona che l’ha iniziata rimuova tutte le truppe” dall’Ucraina; “non possiamo decidere il futuro dell’Ucraina senza l’Ucraina”. Guardando all’Italia, ha elogiato in particolare il “grande lavoro” per la diversificazione delle fonti energetiche avviata dal governo presieduto da Mario Draghi.

La vicesegretaria è impegnata in una missione diplomatica in Europa: una tappa a Londra; poi a Roma e in Vaticano, per incontrare gli ambasciatori Francesco Talò, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ed Ettore Sequi, segretario generale della Farnesina, e il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano; e ancora Parigi, Berlino e infine Praga. L’obiettivo del tour è “rafforzare ulteriormente le nostre relazioni bilaterali, approfondire il nostro sostegno congiunto all’Ucraina, coordinare la nostra risposta alla guerra non provocata della Federazione Russa e discutere le nostre strategie nell’Indo-Pacifico”, ha dichiarato il dipartimento di Stato nei giorni scorsi.

La conversazione con gli studenti della Luiss (introdotto dal rettore Andrea Prencipe e moderata da Raffaele Marchetti, prorettore all’internazionalizzazione dell’ateneo) rappresenta un importante tassello all’interno del proficuo rapporto di cooperazione e dialogo, anche in ambito accademico, tra Italia e Stati Uniti. Nel corso di una recente missione a Washington, infatti, una delegazione della Luiss, alla presenza di Mariangela Zappia, ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, e di rappresentanti delle istituzioni, dell’industria e della finanza italiani ed americani, ha lanciato la Luiss US Foundation, un hub operativo per la ricerca di nuovi stakeholders sul territorio americano. Inoltre, all’interno del Transatlantic Investment Committee, la Luiss è uno dei promotori dell’International Master “Trans-Atlantic Business Executive”, per formare manager e professionisti, in grado di intercettare le sfide economiche e commerciali tra le due sponde dell’Oceano. Durante la missione americana sono state promosse alcune borse di studio finanziate dalla National Italian American Foundation, per consentire agli studenti Usa di origine italiana di iscriversi e frequentare la Luiss Guido Carli.



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